I ritardi dei lavori al Circolo Tennis Riva agitano la Giunta
In città c’è un impianto sportivo che agita i sonni di una parte dei componenti della giunta Santi e fa gridare allo scandalo a Fratelli d’Italia, la formazione politica di centrodestra: il nuovo Circolo Tennis Riva, alle pendici del monte Brione.
La sua collocazione e i ritardi nel completamento dell’opera stanno generando critiche e perplessità. A partire dall’assessore Pietro Matteotti, preoccupato per le possibili problematiche gestionali dei due campi di terra rossa, sfalsati di livello, che obbligherà a realizzare una doppia copertura e doppie spese di riscaldamento. Oltre a Matteotti è perplesso anche il “collega” Mauro Malfer che ha spiegato come sia stato sbagliato non bloccare il progetto in sede di giunta e che sarà necessario un nuovo “concorso di progettazione” per il completamento del circolo.
In questo coro di critiche si unisce anche Fratelli d’Italia, coordinato nell’Alto Garda e Ledro da Elisabetta Aldrighetti, in passato vicepresidente del Circolo Tennis Riva, che interviene sulla questione con una nota affidata ai social.
“È da anni che sentiamo ormai la stessa frase ; sta di fatto che oggi è tardi per piangere sul latte versato, o meglio dire sui soldi spesi. come dichiarato dall’assessore Matteotti, in questo momento non è certo dovuto al dislivello dei due campi, ma dal fatto oggettivo che oggi non è possibile portare avanti una gestione normale del Circolo Tennis a causa di una struttura incompleta dopo che si sono spesi più di un milione e mezzo di euro – si legge nella nota – Da anni ormai noi di Fratelli d’Italia continuiamo a chiedere l’installazione dei palloni pressostatici, il completamento del cubo di cemento (in cui è prevista una palestra e un angolo ristoro la cui progettazione faceva parte del 1° lotto), l’inserimento di due campi da padel coperti e l’installazione di pannelli solari e fotovoltaici. E per questi interventi non è necessario un concorso di progettazione, come per il completamento del secondo lotto che prevede altri due campi da tennis coperti con una struttura fissa». «Ci troviamo in una situazione di stallo che dura ormai da troppo tempo e che sta decretando la morte del Circolo Tennis Riva – conclude la nota di Aldrighetti – Tantissimi tra soci e atleti sono migrati alla vicina Arco, che vanta invece una struttura di tutto rispetto”.