I PFAS in Trentino sotto controllo da parte di APPA
Dal 2018 APPA, l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente in Trentino, esegue un articolato e diffuso controllo delle acque superficiali e sotterranee. Per quanto riguarda i PFAS nel quadriennio 2019-2022 sono stati monitorati 93 corsi d’acqua, 7 laghi e 10 siti di acque superficiali.
I PFAS sono composti che, a partire dagli anni cinquanta, si sono diffusi in tutto il mondo, utilizzati per rendere resistenti ai grassi e all’acqua tessuti, carta, rivestimenti per contenitori di alimenti ma anche per la produzione di pellicole fotografiche, schiume antincendio, detergenti per la casa.
Le loro proprietà e caratteristiche chimiche hanno però conseguenze negative sull’ambiente e, a causa della loro persistenza e mobilità, questi composti sono stati rilevati in concentrazioni significative negli ecosistemi e negli organismi viventi.
“Pur riscontrando tracce diffuse di questo inquinante – comunica la Provincia – non sono state individuate particolari criticità per quanto riguarda ambiente e salute dei cittadini, ad eccezione di alcune situazioni specifiche da gestire con la massima attenzione tramite puntuali attività di controllo, monitoraggio e verifica di eventuali prelievi. Si tratta della zona della discarica nel Comune di Arco, della falda del Comune di Rovereto nella zona ex Gallox e della falda del fiume Chiese.
L’ispezione del 2019 – prosegue la nota ufficiale PAT – non ha ravvisato violazioni nella norma ambientale. In merito a tale aspetto si evidenzia che non vi è un valore limite di Legge allo scarico in acque superficiali per i composti PFAS. Inoltre non c’è un superamento dei valori limite del Regolamento 1021/2019 per l’ammissibilità dei rifiuti contaminati da PFAS negli impianti ordinariamente autorizzati al recepimento dei medesimi rifiuti e i tenori di PFAS in ingresso dalla fognatura nera ed in uscita dal depuratore, allo scarico, sono piuttosto simili. Il continuo monitoraggio dei corsi d’acqua e delle falde – conclude la Provincia – dimostra che non vi sono situazioni preoccupanti, salvo quelle sopra descritte, e APPA sta procedendo all’analisi dei percolati di tutte le discariche e ha segnalato ad ADEP l’opportunità di condurre un progetto specifico per effettuare verifiche e approfondimenti.