I Lions, Giacomo Floriani e il Borgo di Canale

I Lions Arco-Riva hanno riunito i soci convivialmente nello splendido Borgo di Canale di Tenno per parlare del poeta dialettale Giacomo Floriani, nato a Riva del Garda il 20 gennaio del 1889 e morto nel 1968. Negli splendidi avvolti di uno dei Borghi storici più belli d’Italia i soci del Club, grazie al professor Alessandro Parisi, hanno potuto conoscere la storia del personaggio che, con le sue poesie dialettali ha contribuito a mantenere vivo il dialetto trentino.
Apprendista dapprima presso la Tipografia Benatti, in seguito operaio nello stabilimento Grafico Benacense dove viene stampato “L’Eco del Baldo”, Floriani inizia così a scrivere qualche articolo per diventare poi in seguito corrispondente de “Il Popolo” di Cesare Battisti.
Sarà dopo la Grande Guerra, che egli combatterà nell’esercito italiano perché il Trentino era ancora Austria e, dunque, ne varcherà i confini clandestinamente per indossare la divisa italica, che Floriani darà inizio alla sua vita professionale di poeta. Alessandro Parisi ne ha tracciato l’esistenza leggendo qualche poesia scritta da Giacomo Floriani, ha parlato della sua “Baita” che sta dietro il Rifugio San Pietro, sul Monte Calino e del desiderio dell’associazione che porta il suo nome di riuscire a traslare i suoi resti e quelli della moglie dal cimitero di Riva a quello di Calvola, luogo da lui descritto in una delle sue opere. A Riva com’è noto c’è un Istituto scolastico che porta il suo nome, uno dei luoghi dove il professor Alessandro Parisi si reca per parlare agli studenti di Giacomo Floriani e dell’importanza di mantenere vivo il dialetto trentino.
Alessandro Parisi ha letto un messaggio di saluto del presidente dell’associazione, il noto ristoratore Livio Parisi, impossibilitato a presenziare alla serata. La conviviale è stata organizzata grazie al sostegno del Comitato Ville del Monte presieduto da Erino Marocchi, dalle sue volontarie che hanno servito le pietanze in tavola cucinate dallo chef “per passione” Bruno Lunelli.