I giovani e la Giornata contro l’omofobia
Lunedì 17 maggio è stata la giornata mondiale contro omofobia, transfobia e bifobia. Cosa ne pensano i ragazzi della 3ªC Scientifico del Liceo “Andrea Maffei”? Ma soprattutto, che effetti ha questo odio incondizionato sulle persone facenti parte della comunità LGBTQ+? Perché, ancora oggi, dobbiamo sentire dal telegiornale di terribili uccisioni di persone solo a causa della loro sessualità? Prima di tutto bisogna dire che l’omosessualità, o comunque qualunque orientamento diverso da eterosessuale, è illegale in troppi Paesi nel mondo (in alcuni è anche prevista la pena di morte). Negli ultimi anni molta gente sta capendo che anche quelle persone considerate diverse, sono semplicemente essere umani come noi: non hanno nulla di sbagliato, non sono mostri e hanno il diritto di amare chiunque vogliano amare, che sia donna, uomo, o appartenente a qualsiasi altro genere. Del termine omofobia conosciamo ormai il significato, ma cosa vogliono dire bifobia e transfobia? Con bifobia si intende la credenza che la bisessualità non esista, mentre la transfobia si basa su pregiudizi discriminatori contro le persone transgender. Termini diversi riferiti a gruppi di persone diversi, ma tutti che implicano odio, pregiudizio e discriminazione. Di solito i giovani sono più aperti a questo argomento, ma sentono comunque altri ragazzi che gridano crudeltà come “Che schifo i gay!”, “Si vede proprio che quella è trans, sembra un uomo!”. Tutti dovrebbero avere il diritto di amare e di poter cambiare un corpo in cui non si trovano bene. La scuola in primis dovrebbe prestare più attenzione all’educazione dei giovani su questo tema molto sensibile, ma anche la società stessa. Sui social gira da poco un video in cui dei ragazzi coprono una scritta su un muro che recita “Che schifo i gay” con un cartellone che sostiene la comunità LGBTQ+. Un altro video mostra la situazione la notte dopo: il cartellone era stato strappato e ridotto a briciole. Mostruosità del genere non dovrebbero neanche essere pensate, figuriamoci messe in atto. Con questa giornata, ma anche tutto il resto dell’anno, noi giovani ci impegniamo ad educare chi ne ha bisogno e a normalizzare che l’eterosessualità non è l’unico orientamento sessuale.
(Alternanza scuola-lavoro Liceo “A. Maffei” – Giorgia Zanoni)