I giostrai del Luna Park chiedono di poter lavorare a Riva
Sono logicamente affranti i giostrai e i loro dipendenti che, alla notizia data loro da Palazzo Pretorio a Riva sulla mancata possibilità di lavorare in occasione della Fiera di Sant’Andrea, si sono sentiti rispondere di no. Un no motivato dalla mancanza, secondo il Comune, di uno spazio adeguato dove poter collocare le loro giostre e sostare a fine novembre com’è sempre stato nella tradizione rivana. Nei giorni scorsi sono andati sotto il balcone di Palazzo Pretorio per dire “Troviamo una soluzione, fateci lavorare.”
Come osservato dagli enti preposti, quest’anno gli spazi non ci sono, nella fattispecie l’area ex Cattoi, che è di proprietà privata, da sempre ultimamente utilizzata allo scopo, ma nemmeno altre prese in considerazione per concedere il permesso alle famiglie che di questo vivono. “Non vogliamo denaro o altri aiuti – dichiara alla stampa Federico Gazzolla, portavoce delle famiglie che vivono di questo col Luna Park – ma solo uno spazio dove poter lavorare”.
Il Comune di Riva ha detto no motivando la decisione, presa di accordo con tutta la giunta, della mancanza di spazi adatti agli spettacoli itineranti o parco divertimento ma, sempre secondo il loro portavoce, la comunicazione è arrivata con posta certificata non entro il termine di sessanta giorni antecedente l’evento.
Insomma, da una parte il Comune che è in qualche modo dichiara la mancanza di spazi e dall’altra le famiglie che, a fatica dopo la pandemia, vorrebbero ripartire offrendo i loro divertimenti.
“Le banche i soldi li vogliono di ritorno” ha aggiunto Michele Zamperla, altro giostraio tra le famiglie che ci lavorano, il quale ha pure aggiunto che da anni a Riva del Garda viene ospitato sempre in aree diverse e provvisorie. Se i sindaci che hanno preceduto l’attuale hanno sempre trovato una soluzione, oggi ci si affida, osservano sempre i giostrai, ad una mail certificata.
Venerdì 29 ci sarà un incontro per cercare l’estrema possibilità di trovare uno spazio adatto, magari proprio nell’area ex Cattoi utilizzata recentemente anche per il Bike Festival.