Gli “Asini” fanno ancora vandalismi alla Scuola di Varone, ma i bambini rispondono con senso civico

Ancora una volta la scuola primaria “Gianfranco Fedrigoni” di Varone è stata presa di mira dai vandali. Durante le vacanze di Carnevale un gruppo di ignoti “Asini” ha fatto irruzione nell’Istituto, per la quinta volta in pochi mesi, imbrattando muri, finestre, tavoli e mettendo a soqquadro l’aula di arte e disegno. Nessun furto, solo un atto di vandalismo gratuito, proprio come era accaduto nei mesi precedenti. A testimoniare la sfrontatezza dei teppisti, una scritta sulla lavagna: “Siamo tornati”, quasi a voler dimostrare di essere più forti delle misure di sicurezza adottate dalla scuola. Eppure, la loro forza appare priva di senso di fronte alla reazione spontanea e matura degli alunni dell’istituto.
Non appena scoperto il danno i bambini della scuola, seppur colpiti e delusi, non si sono persi d’animo e hanno deciso di rimboccarsi le maniche. Con grande senso di responsabilità, hanno aiutato inservienti e maestre a ripulire e riordinare l’aula, dimostrando che il rispetto e l’amore per il proprio ambiente valgono più della distruzione insensata. “Hanno fatto tutto loro”, ha confermato una maestra, raccontando come gli alunni abbiano sistemato ogni cosa, a eccezione delle pareti, con ammirevole dedizione.
“Quello che avete sporcato non sono solo pareti – ha scritto un’insegnante sui social – ma la nostra casa, il nostro impegno, la nostra voglia di bellezza”, cercando di far comprendere ai vandali il valore di ciò che hanno distrutto. “Forse non ne conoscete il significato, forse agite con leggerezza o cercate emozioni nel modo sbagliato. Ma il mondo ha bisogno di voi per costruire, non per distruggere.”
Nel frattempo il Comune di Riva del Garda sta cercando di rafforzare le misure di sicurezza per prevenire nuovi episodi, verificando eventuali punti ciechi del sistema di allarme. Il Comune è pronto a costituirsi parte civile in caso di individuazione dei responsabili. Tuttavia, più che una sanzione amministrativa, la vera lezione per questi giovani sarebbe un’esperienza di lavoro socialmente utile, per comprendere davvero il valore di ciò che hanno distrutto.
Questa vicenda mette in luce due facce opposte della stessa medaglia: da un lato chi agisce con rabbia e frustrazione, dall’altro chi, nonostante la giovane età, ha già compreso il valore della comunità e del rispetto reciproco. Se i primi si limitano a lasciare tracce di vandalismo, i secondi rispondono con impegno e responsabilità, dimostrando che la vera forza è quella di chi costruisce, non di chi distrugge.