Gli ambientalisti contro le scelte dei comuni di Riva e Arco: “Ecco le vere priorità ambientali”

Gianluca Ricci21/06/20213min
alto garda panorama garda

I progetti ipotizzati dai comuni di Arco e di Riva del Garda per ottenere i fondi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza predisposto dal Governo non convincono per nulla gli ambientalisti. A Riva infatti si è scelto di chiedere il finanziamento per la realizzazione di un parcheggio interrato di 250 posti auto all’ex-cimitero, ad Arco di riservare i contributi statali in larga parte al decoro urbano delle frazioni di Bolognano, Grotta e Moletta. Scelte che, a detta dei rappresentanti di WWF Trentino, Italia Nostra, Comitato Salvaguardia Olivaia e Comitato Sviluppo Sostenibile, lasciano quanto meno perplessi: «Riteniamo che i progetti presentati – scrivono questi ultimi in una nota – non rispondano alle priorità ambientali delle nostre comunità. Il parcheggio all’ex-cimitero non allontana il traffico dal centro città. In alternativa abbiamo proposto un parcheggio di attestamento su viale Trento, ad esempio interrato al posto del deposito delle autocorriere, in vista del trasferimento di questo alla Baltera. Mentre sostituire l’asfalto con il porfido di centri storici delle frazioni di Arco ne migliora l’estetica e consente di guadagnare qualche ulteriore consenso elettorale presso i residenti, ma certo non risponde ai bisogni prioritari di sostenibilità ambientale della comunità. Ben altri problemi ecologici necessitano infatti di essere affrontati e risolti». Priorità assoluta, secondo gli ambientalisti, dovrebbero invece avere le reti idriche nel loro complesso: gli impianti di depurazione, come ammesso anche dai vertici provinciali, sono da anni sotto pressione e in prospettiva non sembrano in grado di garantire un corretto smaltimento, soprattutto durante la stagione estiva, quando l’alto Garda si riempie di turisti. Gli acquedotti comunali, inoltre, ormai obsoleti, registrano perdite lungo la rete distributiva fino al 30/40% della quantità di acqua potabile immessa dalle fonti di approvvigionamento. E priorità assoluta dovrebbe averla anche la mobilità: al di là della cronica congestione del traffico veicolare, soprattutto durante i weekend e i mesi estivi, si segnala la mancanza di una rete capillare di piste ciclabili che possano collegare i centri alle frazioni. Sono questi, secondo gli ambientalisti, i problemi su cui concentrarsi nell’immediato futuro.

La Busa Vorremmo mostrarti le notifiche per restare aggiornato sulle ultime notizie.
Rifiuta
Consenti notifiche