Giovane sardo trovato morto a Torbole, è stata la meningite
Gian Mario Mura, il giovane sardo trovato morto il 20 marzo scorso nel suo appartamento di Torbole, è deceduto a causa della meningite. Chiarezza, dunque, è stata fatta sulla tragica scomparsa del giovane che nei giorni dell’espansione del Coronavirus si era sentito male, era stato visitato ed era in osservazione da parte dei sanitari ma che nulla hanno potuto contro la malattia del sistema nervoso centrale, di origine infettiva certamente ma che non ha “legami” con la diffusione del Coronavirus e che, almeno inizialmente, si sospettava potesse essere la causa della sua morte. Gli esami lo hanno escluso, come la sorella ha dichiarato alla stampa. “Che è stata la meningite a provocare il decesso di Gian Mario ce l’hanno comunicato i sanitari trentini, i quali ci hanno pure detto che non è stata fatta l’autopsia ma che il referto degli esami istologici è chiaro, anche se non sanno ancora di quale ceppo si sia trattato”. La salma del povero ragazzo originario di Porto Torres si trova ancora a Riva e non si sa quando potrà essere traslata in Sardegna. Gian Mario Mura era un addetto della “Servizi Italia” di Arco, la lavanderia industriale (ex ZBM) che ha fatto sapere di essere in contatto col medico aziendale per verificare eventuali contagi ma che nello stabilimento si continua a lavorare. La “Servizi Italia”, infatti, è in prima fila a sostegno degli ospedali trentini e dei sanitari che lottano contro il Coronavirus. “La meningite – ha dichiarato il direttore dello stabilimento Franco Bonisolli – ha tempi d’incubazione brevi, dalla morte di Gian Mario sono trascorsi più di dieci giorni, dunque su questo fronte siamo piuttosto tranquilli.”