GIANNI CAPRONI TORNERÀ NELLA SUA MASSONE?
I resti di Gianni Caproni, indiscusso pioniere dell’aeronautica italiana e mondiale, potrebbe tornare nella sua Massone, il borgo dove era nato e hanno preso corpo i suoi progetti di moltissimi prototipi e modelli di aeroplani. Il condizionale è d’obbligo perché la sua salma, oggi custodita nel cimitero di Roma dove morì nel 1957, possa essere tumulata nel cimitero di Massone. I lavori alla cappella di famiglia, infatti, stanno per iniziare in questi giorni, con l’assessore Stefano Miori che ne ha dato recentemente conferma perché la stessa è di proprietà degli eredi Caproni ma in parte anche del Comune di Arco. C’è già il via libera dell’Amministrazione e, dunque, non sarebbe tanto un’ipotesi ma quasi una realtà quanto detto. Assieme a Gianni Caproni saranno tumulati moglie e figlio e anche se non sarà facile, la famiglia e il Comune lo vogliono fortemente portare a termine. Oltre al trasferimento della salma, nei giorni scorsi si è parlato anche dell’enorme patrimonio tecnico di Gianni caproni che la Provincia potrebbe portare ad Arco in una Fondazione a lui dedicata, o in un Museo dell’aeronautica l’archivio di colui che ragazzino nato il 23 marzo del 1912, nove anni dopo il primo volo dei fratelli Wright sognava un giorno di ripeterne le gesta costruendo il suo primo razzo che raggiunse i 2.400 metri d’altezza. Gianni caproni aveva vent’anni quando Wernher Von Braun, lo scienziato nazista era ancora molto, molto lontano dalle sue V1 e V2.