“Gian Mario Mura è morto a Torbole per cause naturali”. La famiglia: “Si poteva salvare”
Meningite. Questa è la causa che ha provocato nel marzo 2020, in piena pandemia Sars Cov-2, la morte di Gian Mario Mura, il giovane operaio della ZBM di Arco trovato senza vita in casa a Torbole. Nessun colpevole, dunque, morte per cause naturali: è quanto ha sancito la Procura di Rovereto che aveva aperto un’indagine in merito. Una decisione che per la famiglia, invece, non sussiste. Se curato in tempo Gian Mario poteva guarire. Già, perché il giovane quando si era recato al Pronto Soccorso per i dolori che accusava, febbre e forte mal di testa, i sanitari l’avevano rimandato a casa consigliandogli di prendere degli antipiretici per far scendere la febbre. Ma i sintomi di Gian Mario erano riconducibili alla devastante meningite che poi ne ha causato la morte, ecco perché i familiari presenteranno sicuramente opposizione alla decisione del GIP. Per la Procura, dunque, nessuna colpa o incuria, per la famiglia che ha perso un figlio di soli 23 anni, invece, qualcuno poteva e doveva fare qualcosa per capire che non era una semplice febbre.