Gestione videosorveglianza, tutto torna alla Comunità di Valle
Dopo cinque anni, il progetto di videosorveglianza da attuarsi sul territorio torna al mittente, ossia alla Comunità di Valle. Questo è quanto la giunta del sindaco Cristina Santi ha deliberato nei giorni scorsi perché “non ce la fa.” Correva l’anno 2018 (sindaco e giunta Mosaner) quando Mauro Malfer, oggi assessore all’urbanistica era a capo della Comunità di Valle e in accordo con i Comuni si predisponeva un accordo di massima per mettere in atto un sistema di videosorveglianza territoriale che potesse avere un duplice scopo: il controllo su chi entra nel territorio e la sorveglianza in caso di fatti per i quali una ripresa televisiva potesse aiutare l’Autorità competente. Ebbene, dopo cinque anni il tutto torna, come si scrive sopra, al mittente che nel frattempo però è cambiato. Via Mosaner e la sua giunta, dentro Santi e i nuovi assessori nominati da lei dal momento dell’elezione a primo cittadino. Così come in Comunità di Valle dove ora c’è Claudio Mimiola, primo cittadino di Dro. Per realizzare il progetto sono stati spesi all’incirca trecentomila euro. Tra prese di posizione varie, la pandemia che non ha certo aiutato nella lentissima marcia della burocrazia che tutto fa fuorché snellire, siamo a capo. Ne vedremo l’attuazione?