Garda pericoloso a Punta Lido, meglio un canneto per impedire l’accesso

Nicola Filippi29/08/20242min
canneto punta lido 2



 

La cannuccia palustre per rinaturalizzare la piccola area protetta, alle foci del torrente Albola e Varone, nella zona di punta Lido, a Riva del Garda. Come si ricorderà, quella zona del lago di Garda negli scorsi mesi è stata teatro della morte per annegamento di tre persone. Ora, il Comune di Riva, per evitare nuove tragedie, ha deciso di collocare alte recinzioni in metallo per evitare alle persone di scendere in acqua. Punta Lido è una sorta di oasi naturale. E la proposta allo studio dall’amministrazione trova il consenso dell’associazione “Amici della Tirlindana Garda Trentino”.
“Non possiamo che essere entusiasti di questa idea – scrivono in un post su Facebook – in realtà non è una novità in quanto proprio in quella zona i nostri volontari, nel 2005, su autorizzazione dell’allora Amministrazione Comunale aveva piantato dei rizomi di cannuccia palustre prelevati sulle rive del rio Bordelino. Il canneto in alcuni anni aveva attecchito e cominciava ad espandersi, poi purtroppo per il continuo calpestio da parte dei turisti e dei bagnanti dei germogli il canneto ha cominciato a regredire fino a sparire nuovamente”.
“L’area andrebbe protetta ed interdetta all’accesso così come fatto in Val Gola – sottolineano ancora -, la spiaggetta che si è creata sarebbe un delitto eliminarla, è uno dei pochi areali di riproduzione del cavedano, in maggio/giugno se ne vedono a centinaia a deporre le uova sul bagnasciuga”.
“Il canneto è un habitat indispensabile ad alcune specie ittiche – spiegano -, svolge una importante azione di depurazione delle acque, nel passato la costa che va da punta Lido fino al Porto san Nicolò era quasi interamente ricoperta dal canneto, negli anni 70 con la costruzione delle spiagge artificiali, richieste dal turismo, il canneto è stato interamente soffocato. Oggi pensare a ripristinare un piccolo spicchio di costa a canneto sarebbe una gran bella idea per il nostro ambiente. Noi come associazione Amici della Tirlindana diamo la nostra disponibilità e appoggio al progetto”.

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