Frigoemoteche automatizzate, la telemedicina al servizio del trasfusionale

Redazione17/01/20233min
frigo sangue emoteche

 

Sono cinque gli ospedali di valle trentini uniti dalla telemedicina con quelli di Trento e Rovereto in una rete in grado di assegnare da remoto le unità di sangue.

L’assegnazione del sangue (concentrati eritrocitari) per trasfusione prevede la necessità di eseguire indagini di gruppo e compatibilità pre-trasfusionali su un campione di sangue venoso che deve essere inviato alla sede di Trento dell’Unità operativa multizonale di immunoematologia e trasfusionale dall’ospedale di valle che ha in carico il paziente. Sul campione di sangue vengono eseguiti la ricerca del gruppo sanguigno e degli anticorpi irregolari, operazione che richiede circa un’ora di tempo. Successivamente vengono assegnate al paziente le unità da trasfondere che, prima della partenza di questo progetto, venivano portate da Trento alla sede di trasfusione mentre ora, con le frigoemoteche automatizzate, è possibile avere a disposizione le sacche di sangue direttamente in loco eliminando così il tempo viaggio per il ritorno. Le frigoemoteche automatizzate contengono infatti una scorta di sacche dei diversi gruppi sanguigni, che vengono rilasciate in sicurezza sulla base delle indicazioni date dalle analisi del paziente.

L’Unità operativa multizonale di immunoematologia e trasfusionale tratta 21.098 richieste di trasfusioni all’anno (dati 2022) e vengono trasfuse complessivamente 18.603 unità di globuli rossi concentrati all’anno così suddivise: 11.556 a Trento, 3.375 a Rovereto e 3.672 negli ospedali di valle.

Con il nuovo sistema si ottimizza tutto il percorso di assegnazione negli ospedali di valle riducendo sia i tempi sia il numero dei trasporti, tracciando le unità assegnate con il rilascio controllato delle unità di sangue riducendo al contempo gli storni per mancata trasfusione e migliorando la conservazione degli emocomponenti.

La spesa fino ad ora sostenuta per il progetto è stata di 464.820 euro di cui 373.320 euro per le cinque frigoemoteche donate dalle associazioni (quattro da Ail Trentino e una da Advsp). È inoltre in fase di consegna, un sesta frigoemoteca per un totale di circa 90 mila euro, donata da Avis del Trentino,e destinata all’ospedale di Rovereto.

 


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