Fondo di Solidarietà del Trentino, sottoscritto un accordo unico in Italia

Riconosciuto dai firmatari come uno dei migliori frutti dell’autonomia e uno degli strumenti più innovativi a tutela dei lavoratori delle piccole imprese, il Fondo di Solidarietà del Trentino conosce oggi un’evoluzione, attraverso la firma, avvenuta oggi presso l’assessorato provinciale allo sviluppo economico e lavoro, di un nuovo accordo tra le parti sociali, associazioni datoriali e sindacati. Le principali modifiche, oltre a misure di semplificazione, riguardano il prolungamento della NASPI (l’indennità di disoccupazione) per i lavoratori prossimi alla pensione (over 58 anni) e per i lavoratori stagionali, il miglioramento della qualità del lavoro, grazie al finanziamento di programmi formativi, ma soprattutto la previsione che, per l’APE volontario, il Fondo possa versare i contributi mancanti, in modo tale che il lavoratore riceva la pensione calcolata tenendo conto anche del periodo di anticipo pensionistico. Il nuovo accordo, che aggiorna i contenuti di quello che nel 2015 aveva fatto nascere il fondo, sarà ora inviato al Ministero del Lavoro e Politiche sociali, per la ratifica, di concerto con quello dell’Economia e Finanze. Il Vice Presidente e Assessore provinciale allo sviluppo economico e lavoro ha sottolineato come il Fondo rappresenti una delle esperienze più avanzate nel campo della tutela del lavoro e delle imprese prodotto dal sistema dell’autonomia e dal dialogo con le parti sociali.
Le principali novità introdotte con la firma di oggi:
– un maggior sostegno delle persone disoccupate: grazie al prolungamento della NASPI (l’indennità di disoccupazione) per i lavoratori prossimi alla pensione e per i lavoratori stagionali del turismo;
– il miglioramento della qualità del lavoro, grazie al finanziamento di programmi formativi, attraverso procedure di accesso semplificate per le piccole e piccolissime imprese nel quadro di procedimenti di riorganizzazione aziendale;
– la semplificazione dell’accesso al Fondo, anche attraverso l’eliminazione dei tetti attualmente vigenti all’erogazione delle prestazioni a carico dei datori di lavoro;
– la possibilità, per chi sceglie l’ APE volontario, che il Fondo versi i contributi mancanti, in modo tale che il lavoratore che ne beneficia riceva la pensione calcolata tenendo conto anche del periodo di anticipo pensionistico.
L’APE volontario è lo strumento che consente di ricevere un assegno mensile prima della pensione, facendo ricorso al sistema bancario e assicurativo. In pratica si tratta di un prestito erogato dalle banche tramite l’INPS, che consente ai lavoratori già vicini alla pensione (minimo 63 anni di età, 20 anni di contributi e non più di 3 anni e 7 mesi alla pensione di vecchiaia), di uscire anticipatamente dal mercato del lavoro e ottenere un “reddito ponte”, per gli anni che li separano dalla pensione di vecchiaia.
Il Fondo di Solidarietà del Trentino è il primo fondo in Italia che attiva questa misura. Non risultano altre esperienze.