Festività, la vicesindaca Angelini di Riva:” Natale tempo di comunità”

Redazione28/12/20254min
angelini


 

In un tempo segnato da tensioni, divisioni e fragilità diffuse, il Natale torna a proporsi come occasione per fermarsi, riflettere e riscoprire ciò che unisce. È questo il filo rosso del messaggio natalizio affidato ai social dalla vicesindaca di Riva del Garda, Barbara Angelini, che alla vigilia delle festività richiama con parole sentite il valore profondo del fare comunità.
«Stiamo vivendo un tempo difficile e complesso, segnato da profonde divisioni, anche a livello locale», scrive Angelini, senza edulcorare la realtà. Un passaggio che fotografa un clima percepito da molti, ma che diventa punto di partenza per uno sguardo più ampio e fiducioso: «Auguro che il senso del Natale, per chi crede e per chi non crede, possa aprire lo sguardo verso un tempo nuovo, diverso, verso un futuro più giusto e più umano».

 

 

Nel messaggio della vicesindaca, il Natale non è solo una ricorrenza, ma una chiamata alla responsabilità collettiva. «Un futuro che siamo chiamati a costruire insieme», sottolinea, riscoprendo «ciò che di bello e di buono possiamo creare» non solo per chi ci è vicino ogni giorno, ma anche «per chi non conosciamo e che, spesso in silenzio, ha bisogno di nuove opportunità e di speranza».
Il cuore dell’intervento è un richiamo forte alla partecipazione e alla vita comunitaria, sostenuto dalle parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «una democrazia di astenuti è più fragile». Un concetto che Angelini estende alla dimensione locale: «allo stesso modo, anche una comunità piccola come la nostra, senza la partecipazione e il coinvolgimento di tutte e tutti, è più fragile e meno viva».
Accanto al tema della partecipazione, emerge quello della pace, intesa non come concetto astratto ma come pratica quotidiana. La vicesindaca richiama parole attribuite a Papa Leone, ricordando che la pace va “custodita e coltivata” ogni giorno, perché dove non viene vissuta e difesa «l’aggressività si diffonde nella vita domestica e in quella pubblica». Un messaggio che lega il quotidiano delle famiglie rivane alle grandi tragedie del mondo, a partire da chi vive direttamente l’esperienza della guerra.
Il saluto natalizio si chiude tornando ancora alle parole di Mattarella, che diventano quasi un manifesto civile: «La nostra comune speranza oggi ha il nome della pace». Un augurio che Angelini fa proprio, rivolgendolo all’intera città, con l’auspicio di un Natale di serenità e di «un nuovo anno di nuove possibilità».
In un periodo storico che mette alla prova legami e fiducia, il messaggio della vicesindaca si inserisce come invito gentile ma fermo a non rinunciare alla responsabilità reciproca, alla solidarietà e al senso di appartenenza. Perché anche – e soprattutto – nelle comunità più piccole, il futuro si costruisce insieme, giorno dopo giorno. (n.f.)