Festa per i 20 anni dell’ospedale di Arco, Onda attacca: “Promesse sottodimensionate”

Nicola Filippi23/11/20243min
Ospedale Arco OSPEDALE ARCO 20 ANNI



 

“Caro Assessore. Fatti! Non promesse!” Questo è l’invito che il movimento politico Onda fa all’assessore provinciale alla salute, Mario Tonina, che pochi giorni fa è giunto ad Arco per partecipare al momento conviviale per i primi vent’anni dell’ospedale civile di Arco, “a servizio” dell’Alto Garda e Ledro e della Valle di Ledro. Ma anche i comuni di Limone e Malcesine. Senza contare le migliaia di turisti. “È soprattutto grazie al personale che ogni giorno presta servizio con professionalità, che la nostra salute viene presa in carico, pur nelle condizioni di endemica mancanza di organico e di organizzazione nelle quali è stato abbandonato da anni – scrivono in un documento – Al di là del giusto segnale di attenzione, rispettando un copione politico consolidato, anche l’attuale assessore provinciale promette nuovamente alla comunità il tanto atteso potenziamento del pronto soccorso, che come cittadini attendiamo da anni. Staremo a vedere se alle parole seguiranno i fatti, anche perché questo servizio vitale, oltre all’utenza ‘interna’ di oltre 50.000 residenti, copre i bisogni non solo di cittadini della vicina Limone e di Malcesine, ma anche di tantissimi turisti che sono ospiti nelle strutture ricettive del nostro territorio”.
“Oltre al pronto soccorso, la proposta della giunta per la nostra comunità consiste anche nell’acquisto di un robot ortopedico. Non avendo competenze tecniche in materia, apprezziamo che si metta a bilancio un acquisto per l’ospedale come quello del robot, ci chiediamo però se
questo robot vagherà nei reparti svuotati dai tagli brutali ai reparti che abbiamo visto smantellati negli anni (ortopedia, maternità, pneumologia e ora anche psichiatria) – sottolineano – Crediamo che un territorio come il nostro avrebbe diritto – oltre al robot – anche a “reparti” provvisti di personale qualificato in carne, ossa e camice. Ricordiamo che molti nostri concittadini di vari Comuni si trovano in questo momento senza medico di base e alcuni luoghi come la Val Ledro stanno soffrendo pesantemente la mancanza di servizi sanitari territoriali. Vorremmo segnalare inoltre che alcuni servizi di trasporto pazienti li stanno coprendo ormai da tempo con mezzi propri
le associazioni di volontari come l’Avulss”.
“Non ci sembra secondario ricordare che questo territorio contribuisce in modo molto significativo al PIL provinciale e che, quindi, le promesse di potenziamento del pronto soccorso e del robot ci sembrano decisamente sottodimensionate – ribadiscono e concludono dalla segreteria politica di Onda – Vogliamo sperare che dietro le quinte della cerimonia i nostri sindaci abbiano saputo rivendicare i servizi per il nostro territorio che il nostro territorio si merita. Diamo atto che finora l’unica Sindaca che si è battuta con coraggio in difesa del presidio ospedaliero pubblico è sempre stata solo Giovanna Chiarani, Sindaca di Drena”.