Fenomeni naturali e gestione del rischio, professionisti a confronto
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Frane, alluvioni, valanghe. I fenomeni naturali estremi avvengono sempre più di frequente ed è dunque fondamentale renderli compatibili con la vita delle persone che vivono o frequentano un territorio orograficamente complesso come il Trentino. Il tema è al centro del corso di formazione che si è aperto al Muse e che proseguirà nei prossimi giorni.
L’iniziativa – promossa da Servizio Bacini montani del Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna della Provincia con la Scuola superiore della Magistratura, il Consiglio nazionale delle ricerche e l’Università di Trento – ha visto il coinvolgimento di almeno un centinaio di operatori appartenenti a diversi Ordini professionali.
All’appuntamento sono intervenuti – tra gli altri – anche il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trento, Sandro Raimondi e il commissario del Governo Giuseppe Petronzi. In sala era presente il direttore della Protezione civile della Provincia autonoma di Bolzano Klaus Unterweger.
Nel corso del suo intervento, il procuratore Raimondi ha evidenziato come il rischio sia una componente naturale della vita delle persone e facendo riferimento ad uno dei disastri che hanno maggiormente colpito l’opinione pubblica, la tragedia della Marmolada. In casi di fenomeni naturali estremi, ha aggiunto il procuratore della Repubblica “l’investimento nella prevenzione è essenziale per ridurre i rischi e, in caso contrario, il rimprovero giuridico diventa inevitabile”. Raimondi ha dunque concluso sottolineando come la collaborazione fra istituzioni sia essenziale per affrontare questi temi in modo efficace.
Il commissario del Governo Petronzi si è infine soffermato sulla disponibilità di attrezzature e competenze su cui i tecnici possono fare leva per indagare i diversi fenomeni: “In quest’epoca, la parte tecnica sta correndo molto veloce, e non possiamo permetterci di rallentarla. Per questo è fondamentale trovare un equilibrio: dobbiamo utilizzare la tecnologia per migliorare l’efficienza, ma senza perdere di vista l’ordine e le normative che dobbiamo rispettare. È necessario dunque adottare un approccio integrato e multidisciplinare, favorito da appuntamenti come questo che favoriscono il dialogo tra i diversi attori”.