Ex Cattoi, il comitato “Salvaguardia Area Lago” riprende la raccolta di firme

Gianluca Ricci13/03/20213min
20210313IMG_7190 AMBIENTALISTI FIRME AREA CATTOI RIVA
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Il Comitato “Salvaguardia Area Lago” è tornato “in piazza” a raccogliere le firme per difendere l’ex Cattoi dalla cementificazione. Con i loro tavoli piazzati presso Punta Lido in una sola mattinata gli attivisti sono riusciti a raccogliere una settantina di firme (già 2.000 quelle consegnate alla giunta comunale) e a tesserare numerosi sostenitori, per lo più giovani, interessati all’evoluzione urbanistica di un settore strategico per il futuro di Riva del Garda. Numerose anche le sottoscrizioni legate all’iniziativa “Una primula per il verde pubblico”, con la quale il comitato potrà contare su entrate da destinare alle prossime battaglie. Nei giorni scorsi, dopo l’incontro del 7 gennaio, Maria Elisabetta Montagni, Marina Bonometti e Lorella Sitzia hanno scritto una lunga e dettagliata lettera alla sindaca Santi per ottenere una serie di chiarimenti relativi agli sviluppi futuri dell’azione amministrativa su quell’area, che il comitato ritiene indispensabile destinare a verde pubblico a favore della comunità. Nello specifico tre i quesiti che attendono ancora una risposta chiara. Innanzitutto il previsto utilizzo come parcheggio provvisorio: non è chiaro se le norme urbanistiche attualmente in vigore permettano una destinazione di questo tipo, così come non è chiaro se questo intervento presupponga la realizzazione di opere in loco, cosa che procurerebbe una maggiore congestione del traffico su viale Rovereto. In secondo luogo la sostenuta necessità di aprire una trattativa con l’attuale proprietà dell’area, circostanza secondo il Sal assolutamente rivedibile, visto che la normativa urbanistica provinciale riconosce poteri discrezionali alla pubblica amministrazione sulle destinazioni delle aree di interesse pubblico. Infine i cosiddetti diritti edificatori acquisiti da parte della proprietà: trattandosi di un’area bianca, ovvero di un’area non qualificata né normata dal punto di vista urbanistico, non esisterebbero diritti edificatori di tale portata, senza tacere che, proprio su questo aspetto, la sentenza del Tar, che in precedenza aveva respinto le pretese della Proprietà dando ragione al Comune, è stata piuttosto chiara. La sindaca Santi si è limitata a rimandare i richiedenti a quanto verrà pubblicato al riguardo sul sito del Comune, ma gli attivisti del comitato chiedono di potersi confrontare con l’Amministrazione prima che venga presa qualsiasi decisione.

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