Emergenza Emilia Romagna, i soccorsi trentini a Lugo

Redazione20/05/20234min
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Sono circa 700 i residenti nelle zone alluvionate del Cesenate, della Valle del Santerno e del Ravennate rimasti imprigionati nelle loro case e messi in salvo dagli operatori della Protezione civile del Trentino in queste lunghe giornate di emergenza. Le strade dove vivono – in un attimo – si sono trasformate in un lago. Anche oggi i gommoni delle oltre 10 squadre di Vigili del fuoco volontari e permanenti e del gruppo del Soccorso alpino e speleologico trentino hanno operato senza tregua sul territorio, con il coordinamento del Servizio prevenzione rischi e Cue. Il presidio sanitario è garantito dalla Croce Rossa. Intanto, i componenti della Colonna mobile trentina hanno raggiunto Lugo, città di 35mila abitanti che conta circa 400 sfollati: in ampie zone di questo centro in Romagna mancano energia elettrica e acqua potabile. Con un mezzo anfibio in dotazione al Dipartimento trentino gli operatori hanno distribuito pasti e bottiglie d’acqua agli abitanti bloccati nelle case ai piani superiori: nelle strade l’alluvione ha superato il metro di altezza. Qui, nel tardo pomeriggio di venerdì 19, è arrivato anche il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti – affiancato dal dirigente generale Raffaele De Col -, che ha voluto portare l’abbraccio del Trentino agli uomini e alle donne della Protezione civile: “Il vostro impegno senza sosta e i vostri volti stanchi ma soddisfatti per l’aiuto in favore delle persone che stanno vivendo questa tragedia, sono la testimonianza più grande della solidarietà che fa parte dell’anima dei trentini. La nostra terra è orgogliosa di voi”.

Il presidente Fugatti, che ha sentito il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini – manifestandogli la vicinanza dell’Amministrazione – ha incontrato il sindaco di Lugo Davide Ranalli: “Non vi lasceremo soli. In questa fase vi sosterremo nel garantire i beni essenziali per le persone, oltre che nel mettere in sicurezza la zona. Fa peraltro piacere ricordare il forte legame che unisce Lugo e il Comune di Mori (dal quale provengono anche alcuni Vigili del fuoco volontari che qui opereranno) a partire dal periodo immediatamente successivo della Grande Guerra. La città romagnola si mise infatti a disposizione del centro lagarino fornendo beni di prima necessità”. Il sindaco Ranalli, affiancato dall’assessore alla Protezione Civile Veronica Valmori, ha voluto ringraziare il Trentino per il proprio intervento: “Stiamo vivendo giornate di grande difficoltà: ora ci sentiamo meno soli. Il vostro aiuto sarà davvero prezioso”.
A partire da domani mattina la gestione dell’emergenza a Lugo sarà affidata a due squadre del Distretto dei Vigili del fuoco volontari della Vallagarina. La Protezione civile dell’Ana (Nuvola) si occuperà invece della cucina da campo attrezzata in una struttura comunale per garantire il servizio mensa ai volontari, oltre che agli abitanti che richiederanno di usufruirne. In una seconda fase, quando il livello dell’acqua si sarà abbassato, gli operatori si occuperanno del deflusso delle acque con le pompe idrovore, ripristinando cantine e interrati.
Infine, per ristabilire la rete di comunicazione tra gli operatori della Protezione civile nelle zone alluvionate, dove la linea telefonica funziona a singhiozzo, il Servizio prevenzione rischi e Centrale unica di emergenza – con il supporto di Trentino Digitale – è al lavoro per l’installazione di un ponte radio che consentirà l’estensione della linea Tetra dal Trentino.

 


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