Droga in case ITEA: scatta lo sfratto immediato
La legge è del 2015 e parla chiaro. L’articolo 9 (L.p. 15/2015)cita esplicitamente che se l’alloggio pubblico viene usato per compiere attività illecite scatta la revoca. È la fattispecie in cui incorrono i recenti fatti di cronaca che hanno visto l’arresto, da parte della Guardia di Finanza, di due persone.
I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, dopo una serie di appostamenti, hanno individuato un soggetto italiano di 24 anni, B. A., intento a spacciare droga con la modalità della “consegna a domicilio”. Dopo aver fermato l’uomo, i militari procedevano, con l’ausilio dei cani antidroga Gabriel, Apiol e Nabuco, a perquisirne l’abitazione, all’interno della quale è stata rinvenuta una serra artigianale destinata alla coltivazione di marijuana e nel quale si trovavano, già interrate, 2 piante di marijuana. All’interno dell’appartamento la perquisizione ha consentito, inoltre, di individuare 1 chilo di sostanza stupefacente già pronta ad essere venduta.
L’italiano, pluripregiudicato, è risultato essere sia beneficiario di reddito di cittadinanza che assegnatario di alloggio ITEA a canone minimo.
La droga ritrovata è stata sequestrata e lo spacciatore tratto in arresto.
Un’altra attività investigativa dei finanzieri ha permesso di individuare un soggetto tunisino di 38 anni, fortemente sospettato di spacciare sostanze stupefacenti.
Si è proceduto, quindi, ad effettuare una perquisizione domiciliare e personale che ha smascherato l’extracomunitario: presso la sua dimora, ricavata nell’abitazione di un cittadino italiano assegnatario di alloggio ITEA a canone minimo e percipiente di reddito di cittadinanza, sono state rinvenute circa 21 dosi di eroina già confezionate e pronte alla vendita.
La droga rinvenuta è stata sequestrata ed il tunisino A.C., irregolare sul territorio italiano, è stato immediatamente arrestato.
Questi due gravi casi stati analizzati durante un incontro che si è svolto in Provincia, presente il presidente con – in videocollegamento – l’assessore alla salute e politiche sociali, dirigenti della Provincia e di ITEA, rappresentata anche da un consigliere, ed il colonnello Mario Palumbo, comandante della Guardia di Finanza che ha effettuato ieri le operazioni antidroga.
Di qui la necessità di applicare con solerzia e decisione le regole. L’iter – per il quale è stata raccomandata massima velocità – prevede una sequenza di notifiche che dalla Guardia di finanza passa per ITEA ed arriva al Comune di Trento chiamato ad adottare la revoca del provvedimento di assegnazione dell’alloggio pubblico. Serve dunque questo atto per consentire poi ad ITEA di attuare lo sfratto coinvolgendo un ufficiale giudiziario.
Ogni anno, per farsi un’idea della situazione sfratti, ne vengono eseguiti una ventina, numero che comprende però molti casi di morosità. Più rari quelli legati a condanne penali, che però esistono – hanno confermato i tecnici ITEA – e sui quali incombe ora anche la nuova normativa che interviene più severamente sui requisiti di accesso all’alloggio pubblico e per il mantenimento del beneficio.