Dro: la via ferrata “Che Guevara” torna ad emozionare

Redazione04/07/20253min
VALLE CAVEDINE VIA CHE GUEVARA Che_Guevara_ph_Ralf Stute


 

Dopo quattro anni di chiusura, la via ferrata “Che Guevara” è di nuovo accessibile grazie alla determinazione del Comune di Dro, che ha fortemente voluto questo intervento. Attraverso una convenzione ad hoc con l’APT Garda Dolomiti, i lavori sono stati affidati alla ditta Orbari Srl, specializzata nella realizzazione e manutenzione di vie ferrate in ambienti di alta quota.
La spettacolare via di roccia, che non rientra fra le infrastrutture dell’Outdoor Park Garda Trentino, rappresenta una sfida a sé: un itinerario alpinistico lungo e fisicamente impegnativo, con oltre 1400 metri di dislivello e più di 1200 metri di sviluppo verticale attrezzato, considerato la “pista nera” delle vie ferrate insieme alla Pisetta. La parete concava del Monte Casale, alta circa 1500 metri, è infatti uno dei bastioni rocciosi più imponenti delle Prealpi, percorso da decine di vie alpinistiche, tutte di grande impegno.

La riapertura della “Che Guevara” rappresenta un valore aggiunto anche per il Rifugio Don Zio Pisoni, situato sulla sommità del Monte Casale nel Comune di Comano Terme. Sebbene molto impegnativo, il percorso rappresenta un importante collegamento tra la Valle del Sarca e la zona di Comano: per questo motivo anche il BIM del Sarca, che crede fortemente nello sviluppo unitario del territorio, ha contribuito alla realizzazione degli interventi.

 

 

Per quanto riguarda i lavori, sono stati perciò ripristinati i tratti già esistenti mantenendo il più possibile l’originalità dell’itinerario e, ove necessario, sono stati integrati nuovi passaggi per garantire maggiore sicurezza, usando meno ferro possibile e seguendo i passaggi naturali per rispettare la morfologia della montagna.
Vista la difficoltà del percorso, per affrontarlo è essenziale essere escursionisti esperti, ben allenati, equipaggiati in maniera adeguata, ed è raccomandato affidarsi all’accompagnamento di guide alpine.
Considerata la completa esposizione al sole lungo tutto il tracciato, il periodo consigliato per percorrerlo è quello autunnale o primaverile, quando le temperature sono più miti.
La riapertura è stata celebrata venerdì 4 luglio, alla presenza, tra gli altri, della Sindaca del Comune di Dro Ginetta Santoni, della Consigliera della Provincia Autonoma di Trento Michela Calzà, del Presidente di Garda Dolomiti Azienda per il Turismo S.p.A. Silvio Rigatti, del Consigliere comunale di Dro Lucio Matteotti, dell’Assessore alla viabilità urbana e rurale del Comune di Dro Luigi Grossi, del Presidente della SAT di Toblino Armando Lucchi e del titolare della ditta Orbari Srl Roberto Rigotti.