Dro, consegnate le firme contro la chiusura del punto “La Trentina”

A Dro è in corso una mobilitazione civica per scongiurare la chiusura del punto vendita “Valli del Sarca” di via Zandonai, gestito dalla cooperativa La Trentina. La raccolta firme, avviata nella seconda metà di aprile 2025, ha ottenuto un forte riscontro nonostante le difficoltà logistiche e il periodo di festività: in meno di due settimane sono state raccolte 619 sottoscrizioni.
La petizione è stata sospesa il 28 aprile, ritenendo il numero raggiunto già significativo, e per assumere un atteggiamento interlocutorio in vista delle imminenti elezioni amministrative comunali. Il giorno successivo, il 29 aprile, la documentazione con le firme è stata consegnata a mano da Alessio Matteotti, in rappresentanza del comitato soci Basso Sarca della Trentina, al presidente della cooperativa Rodolfo Brocchetti e a Davide Torboli, referente di zona.
Il 20 maggio, accompagnati dalla consigliera provinciale Michela Calzà, Matteotti ha consegnato copia della raccolta anche al presidente della Federazione Cooperative Trentine, Roberto Simoni. Lo stesso giorno il resoconto è stato inviato via mail agli assessori provinciali Giulia Zanotelli (Agricoltura) e Mario Tonina (Cooperazione), nonché al direttore generale La Trentina-Melinda, Luca Zaglio.
Infine, il 28 maggio, la documentazione è stata consegnata anche alla neo sindaca di Dro Ginetta Santoni e alla presidente del consiglio comunale Valentina Benuzzi.
I firmatari chiedono che non venga chiuso lo storico punto vendita, pur comprendendo il calo delle attività frutticole a favore della viticoltura nella zona. Si propone di valutare l’attività del punto vendita in modo autonomo, considerandone la redditività e il ruolo strategico per la comunità locale, che conta oltre 5mila abitanti, e per le valli limitrofe.
Nel testo della petizione si sottolineano il valore sociale della cooperazione, il rischio di dipendenza dalla grande distribuzione e l’importanza della struttura per la promozione e valorizzazione dei prodotti locali. Forte anche il richiamo alla memoria storica e all’impegno delle generazioni precedenti che contribuirono alla nascita e crescita del punto vendita.
I promotori fanno sapere che molti cittadini chiedono ancora di poter aderire, segno evidente dell’interesse e del coinvolgimento della comunità. Ora la palla passa alle istituzioni e ai vertici della cooperativa.