Dal successo economico alla sostenibilità sociale: il futuro del turismo nel Garda Trentino

Redazione12/12/20254min
APT GARDA TRENTINO DATI TURISMO 2025 (4)


 

Il turismo nel Garda Trentino si conferma un pilastro fondamentale dell’economia locale, ma la vera sfida per il futuro è riuscire a conciliare crescita economica e qualità della vita dei residenti. È questo il messaggio emerso dalla quinta edizione di Garda Tourism Factory, l’appuntamento annuale promosso dalla APT Garda Dolomiti che si è svolto l’11 dicembre al Palazzo dei Congressi di Riva del Garda, nell’ambito dell’iniziativa “Perché Turismo”.
L’incontro ha riunito istituzioni provinciali e locali, amministratori, rappresentanti del mondo accademico e operatori del settore turistico, con l’obiettivo di condividere dati, riflessioni e prospettive sul rapporto tra turismo e benessere sociale. Dopo aver analizzato nelle edizioni precedenti soprattutto gli aspetti economici, quest’anno l’attenzione si è spostata sull’impatto del turismo nella vita quotidiana delle comunità locali.

 

 

I numeri confermano l’importanza strategica del comparto: nel 2023 la spesa degli ospiti nel Garda Trentino ha generato un valore economico pari a 673 milioni di euro, attivando circa 5.700 unità lavorative. Dati positivi, che però non esauriscono il quadro complessivo. Come sottolineato dall’Assessore provinciale al Turismo Roberto Failoni, proprio quando i risultati sono buoni diventa necessario introdurre correttivi e scelte coraggiose, affrontando criticità come mobilità, parcheggi, seconde case e affitti brevi.

Il cuore dell’edizione 2025 di “Perché Turismo” è stata la presentazione della ricerca coordinata dall’Università di Trento e da TSM – Trentino School of Management. Lo studio ha analizzato la soddisfazione dei residenti attraverso un questionario strutturato somministrato a 300 persone e cinque rilevazioni “barometro” stagionali che hanno raccolto complessivamente 2.400 risposte. Ne emerge l’immagine di una comunità fortemente radicata nel territorio, consapevole dei benefici economici e occupazionali del turismo, ma anche attenta ai suoi effetti collaterali.
La soddisfazione generale dei residenti si attesta su un valore medio di 5,85, indicando che i benefici superano gli svantaggi. Tuttavia durante la stagione estiva il dato scende a 4,90, mentre il disagio percepito sale a 6,84. Le principali criticità riguardano mobilità, parcheggi, accesso ai servizi, aumento del costo della vita e pressione abitativa, con effetti evidenti in termini di affollamento e sovraccarico delle infrastrutture locali.

Uno degli elementi più innovativi della ricerca è l’incrocio dei questionari con i dati sui flussi rilevati dalla telefonia mobile. Questo ha permesso di distinguere tra residenti, pendolari, ospiti che pernottano e visitatori giornalieri, analizzando l’impatto di ciascun gruppo. Il risultato è chiaro: gli ospiti che soggiornano non riducono la soddisfazione dei residenti e, per chi lavora nel turismo, rappresentano anzi un fattore positivo. Diverso il caso dei visitatori giornalieri, soprattutto quelli che si spostano in auto, che incidono in modo significativo sull’aumento del disagio percepito nei periodi di alta stagione, in particolare nei comuni affacciati sul lago.

Da questi dati emerge la necessità di considerare il turismo come una vera e propria “impresa collettiva” del territorio. I benefici economici, da soli, non bastano a compensare le criticità legate alla concentrazione dei flussi. Serve quindi una governance condivisa, che coinvolga istituzioni, comunità locali, operatori economici e sistemi di mobilità, con un ruolo sempre più centrale delle DMO nella gestione integrata della destinazione e non solo nella promozione.

Lo sguardo finale è rivolto al futuro, con il progetto Garda Trentino NextGEN, che coinvolge giovani imprenditori e lavoratori del settore, e con l’ampliamento delle strutture certificate GSTC per la sostenibilità. Con venti realtà certificate, il Garda Trentino conferma la volontà di puntare su un modello di turismo responsabile, capace di mettere al centro il benessere di chi vive il territorio, oggi e domani.