Da Trento a Riva del Garda in bicicletta, multato dipendente pubblico
Non si fermano i controlli della Polizia di Stato per far rispettare le misure emanate dal Governo per contrastare la diffusione del coronavirus, contestando numerose sanzioni amministrative previste dall’art.4 comma 1, D.L. 25.03.2020 n.19.
Nella giornata di giovedì 2 aprile gli Agenti del Commissariato di P.S. di Rovereto, durante i controlli lungo le piste ciclabili del territorio, nei pressi della località San Giorgio incrociavano un ciclista bardato di tutto punto ed in sella ad una bici da corsa proveniente da Trento.
Lo stesso, dipendente di un ente pubblico, si giustificava dicendo che si era recato sul posto di lavoro a Trento e stava rientrando a Riva del Garda, suo luogo di residenza motivando il transito sulla ciclabile deserta per motivi di lavoro.
È stato comunque sanzionato dagli operatori di Polizia perché il transito sulle piste ciclabili per motivi di lavoro è limitato alle piste comunali, sia perché la norma intende chiaramente che gli spostamenti di lavoro devono essere con mezzi idonei e per la via più breve, non certo con l’alibi per svolgere attività sportiva o passeggiate varie.
Nella stessa giornata la Volante a Trento ha denunciato una signora che da un comune limitrofo a Trento era giunta in città per acquistare alcuni alimenti per il cane. Alla richiesta del perché non li avesse comprati nel comune di residenza, aveva risposto che il suo cane era, oramai, abituato a quel tipo di crocchette e snack.
Dal pomeriggio di venerdì 3 aprile, inoltre, il Questore Cracovia ha disposto in ambito provinciale e da parte di tutte le Forze di Polizia, un controllo più stringente in prossimità dei caselli autostradali e sulle principali vie di collegamento con il Trentino al fine di monitorare e contrastare il movimento di persone che dalle più varie località, potrebbero spostarsi nelle “seconde abitazioni” de Trentino.
“Alcuni cittadini – commenta il vice Questore Salvatore Ascione – ancora non hanno ancora compreso, o fanno finta di non aver compreso, che siamo di fronte ad una sfida epocale e che la vinceremo solo se tutti rispetteremo i limiti imposti senza forzature o furbizie”.