Cuore artificiale creato dal chirurgo roveretano: presentazione in anteprima a Trento

Redazione08/02/20243min
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Il progetto del nuovo cuore artificiale sarà presentato in anteprima assoluta domenica 11 febbraio alle 17 a Palazzo delle Albere a Trento dal suo ideatore, il cardiochirurgo Gino Gerosa, oggi direttore dell’Unità Operativa Complessa di Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedale-Università di Padova e del Centro Gallucci di Padova. Nato a Rovereto, Gerosa è famoso nel mondo per i suoi trapianti di cuore “estremi” pienamente riusciti, con i quali ha talvolta sfidato limiti e divieti normativi pur di salvare vite umane.

Il programma
La serata si aprirà con i saluti istituzionali da parte dei presidenti di MUSE e Mart Stefano Zecchi e Vittorio Sgarbi (in video-collegamento) e dell’assessore provinciale alla sanità Mario Tonina.
A seguire, il cardiochirurgo Gino Gerosa terrà una lectio magistralis in cui entrerà nel dettaglio del nuovo cuore artificiale.
Spazio anche alle testimonianze di Pietro Zorzetto e Mauro Marcantoni, sottoposti rispettivamente a trapianto di cuore artificiale e cuore umano.
A spiegare il senso della mostra saranno invece l’autrice, Biancarosa Volpe, che ha diretto l’Unità operativa complessa di psicologia dell’azienda ospedaliera universitaria di Padova affiancando i pazienti di Gerosa, Giancarlo Signoretto, maestro vetraio di Murano, e la sua allieva Agnese Tegon.
In chiusura interverranno il direttore del CISMED (Centro Interdipartimentale di Scienze Mediche dell’Università di Trento) e professore ordinario di biologia cellulare, computazionale e integrata Olivier Jousson e il responsabile della Struttura semplice di riabilitazione cardiologica e direttore dell’Unità operativa di cardiologia dell’Azienda provinciale servizi sanitari di Trento Roberto Bonmassari. Modera il giornalista Antonio Girardi.

L’appuntamento di domenica sarà anche l’ultima occasione per visitare la mostra “Cercando il cuore”.
L’esposizione, allestita con il supporto di MUSE, Mart e del gruppo Vallagarina “Alessandro Ricchi” di Aido (l’Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule), unisce i linguaggi della ricerca medica e quelli dell’arte per raccontare pensieri, emozioni, sogni e speranze del personale medico e dei loro pazienti in attesa di un nuovo cuore.

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