Crisi industriale e nuove tecnologie: “ADA” porta in Consiglio provinciale una risoluzione a tutela del lavoro

Dopo i recenti annunci di riduzione del personale allo stabilimento Aquafil di Arco e alla Fedrigoni di Varone, il tema della tenuta occupazionale nel settore industriale trentino è tornato con forza al centro del dibattito politico. In particolare, a preoccupare non sono soltanto i cali di produzione o gli ordini in flessione, ma anche l’impatto crescente delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale.
A raccogliere il segnale d’allarme è stata Alleanza Democratica Autonomista (ADA), che ha presentato una risoluzione approvata all’unanimità dal Consiglio provinciale. Un’iniziativa nata a seguito della richiesta, avanzata dalle minoranze, di una comunicazione urgente della Giunta sulle difficoltà che stanno investendo l’industria trentina, in particolare nell’Alto Garda e in Vallagarina.
L’impatto dell’automazione
Nei casi più recenti, come Aquafil e Fedrigoni, i tagli hanno colpito anche figure tecniche e amministrative, un fatto inedito per il comparto locale. Proprio in questi ambiti, le applicazioni dell’intelligenza artificiale e dell’automazione d’ufficio trovano terreno fertile, accelerando i processi ma rischiando al contempo di erodere l’occupazione.
«L’intelligenza artificiale porta con sé enormi potenzialità – si legge nel documento – ma anche inevitabili ripercussioni occupazionali. Serve agire ora, prima che gli impatti diventino irreversibili per il nostro tessuto produttivo».
I punti della risoluzione
Il testo approvato impegna la Giunta provinciale su quattro fronti principali:
Dialogo costante: intensificare il confronto con Confindustria e le parti sociali per monitorare la situazione e prevenire crisi aziendali future.
Formazione continua: promuovere percorsi di aggiornamento professionale e riqualificazione per chi rischia l’esubero, così da proteggere i posti di lavoro.
Ruolo dell’Agenzia del Lavoro: rafforzarne la funzione di supporto al capitale umano e all’uso delle nuove tecnologie.
Trasparenza istituzionale: mantenere il Consiglio provinciale costantemente informato sui passi compiuti nell’attuazione della risoluzione.
Sfide e opportunità
ADA sottolinea che la transizione tecnologica, se accompagnata da politiche mirate, può trasformarsi in un’opportunità di crescita e non solo in una minaccia. Il nodo centrale rimane la formazione: preparare oggi lavoratrici e lavoratori alle nuove competenze digitali significa ridurre gli effetti negativi dell’automazione e garantire un futuro più solido al sistema industriale trentino.
La risoluzione rappresenta dunque un segnale di sostegno politico in un momento delicato per molte famiglie dell’Alto Garda e della Vallagarina, chiamate a confrontarsi con un mercato del lavoro in rapido mutamento.
(n.f.)










