Coronavirus: quattro appartamenti dai privati per l’isolamento a Riva del Garda
A Riva del Garda il punto di attenzione dell’emergenza sanitaria rimane la casa di riposo Città di Riva, la cui situazione è costantemente seguita dal sindaco Adalberto Mosaner in collegamento con il presidente dell’Apsp Lucio Matteotti e con il direttore Davide Preti.
«Degli 85 ospiti della Casa di Riposo di Riva – spiega il sindaco Adalberto Mosaner – dieci, che nei giorni scorsi mostravano i sintomi del Covid-19, sono stati sottoposti al tampone, con sei risultati positivi. Successivamente sono stati fatti altri tamponi e sono risultati positivi altri cinque ospiti, per un totale di 11. Ricordo che su indicazione dell’Azienda sanitaria i tamponi sono stati superati dalla scelta di considerare positivi tutti gli ospiti sintomatici, che sono 10, per un totale quindi di 21 persone positive. Per quanto riguarda il personale, i positivi sono quattro, uno in più rispetto a martedì. Gli ospiti sintomatici vengono curati seguendo le specifiche procedure di sicurezza, mentre il personale positivo è in quarantena a casa. I decessi invece sono purtroppo aumentati: domenica uno degli ospiti è morto, portando il numero delle vittime a due. E altri rivani ancora sono mancati, ospiti di altre case di riposo del territorio altogardesano.
Per quanto riguarda la messa a disposizione ai dipendenti di luoghi in cui soggiornare -dice il sindaco- così da evitare possibili contagi, i primi due appartamenti sono già occupati da cinque operatori sanitari; ricordo che a metterli a disposizione è un consigliere comunale che ha chiesto di rimanere anonimo. A questi se ne sono aggiunti altri due, di un cittadino rivano che ugualmente ha scelto l’anonimato, dei quali uno sarà occupato da domani e l’altro a breve. A tutto il personale ospedaliero, delle case di riposo e delle case di cura voglio giunga il mio più sentito ringraziamento per l’impegno e la dedizione che stanno dimostrando, affrontando al meglio una situazione particolarmente difficile e delicata.
Sono 76, alla data di domenica 30 marzo, i contagiati da coronavirus nel Comune di Riva del Garda – aggiunge il sindaco – 4 fra 19 e 30 anni (tutte donne), 7 fra 30 e 39 anni (2 uomini e 5 donne), 12 fra 40 e 49 anni (5 uomini e 7 donne), 16 fra 50 e 59 anni (8 uomini e 8 donne), 9 fra 60 e 69 anni (due uomini e 7 donne), 12 fra 70 e 79 anni (3 uomini e 9 donne), 8 fra 80 e 89 anni (2 uomini e 6 donne) e 6 oltre i 90 anni (3 uomini e 3 donne), più le due persone decedute, una donna di 84 anni e un uomo di 74. Le persone ricoverate in ospedale sono 9, di cui quattro in terapia intensiva, mentre quelle a domicilio o in RSA sono 65. A tutte va il mio augurio di una pronta guarigione. Ricordo che una parte non secondaria delle persone contagiate, anche nell’età più giovane, è tra il personale che lavora nella nostra e in altre case di risposo e in varie strutture sanitarie.
Ai familiari delle nostre concittadine e dei nostri concittadini che non ce l’hanno fatta voglio rivolgere le mie sentite condoglianze ed esprimere la mia vicinanza -conclude il sindaco- e a tutti voglio dire che pur comprendendo quanto sia impegnativo e pesante rimanere in casa, questa è l’unica via per limitare il contagio e contribuire a evitare altra sofferenza e ancora vittime».