Coronavirus: presidenti a confronto col Governo sulle riaperture

Redazione11/05/20202min
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La data del 18 maggio appare più concreta per un lockdown più marcato, ma le Regioni e Province autonome chiedono al Governo più chiarezza e garanzie: sul fronte delle aperture come pure dei meccanismi con cui gli enti regionali gestiscono una pluralità di servizi che, nel nostro caso, sfiorano il 100 per cento delle competenze.
Ed è una forte richiesta di porre la massima attenzione a quest’ultimo aspetto quella che il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha rivolto al premier Giuseppe Conte, collegato in videoconferenza assieme ai ministri Boccia e Speranza.
“Accogliamo positivamente – ha commentato Fugatti – l’approccio del Governo che sul tema delle riaperture intende coinvolgere pienamente le Regioni e le Province autonome consentendo loro di pianificare le decisioni in base ai risultati del lavoro fatto sia in termini di contenimento del contagio sia nell’approntamento delle necessarie misure di sicurezza a tutti i livelli. Ora attendiamo assieme ai colleghi presidenti la definizione di nuove linee guida per quanto riguarda le attività ancora bloccate”.
Fugatti però si è concentrato soprattutto sul tema delle risorse. “A fronte di un conclamato crollo del Pil che scenderà di 8-10 punti, facciamo fatica a pensare che lo Stato non riesca a trovare quello 0,2 per cento che servirebbe per consentirci di continuare a garantire ai nostri cittadini quei servizi essenziali che ci siamo sempre pagati. Nessuna volontà di scontro – ha rimarcato il governatore trentino – ma la forte richiesta di una specifica attenzione assumendo, come ha detto il presidente Bonaccini, approcci diversificati tra ordinarie e speciali, non perché siamo privilegiati, ma perché abbiamo meccanismi finanziari e organizzativi oggettivamente diversi”.

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