Coronavirus: le Minoranze di Arco chiedono una giornata di lutto per i nonni scomparsi
In merito all’emergenza coronavirus le minoranze consiliari del comune di Arco sollecitano l’Amministrazione a prendere alcune iniziative riguardo i numerosi lutti che hanno colpito la città e misure restrittive per le molte persone che sono state viste a passeggiare sull’olivaia.
“L’emergenza all’interno della “Fondazione Comunità di Arco” – scrivono i consiglieri Rullo, Ravagni, Todeschi, Ottobre, Colò, Braus e Del Fabbro – è sempre più allarmante e purtroppo i dati che ci arrivano sono drammatici. La speranza è che Provincia ed Azienda Sanitaria compiano tutti gli sforzi possibili, più di quanto fatto finora, per contenere il contagio e per garantire dignità a tutti gli anziani residenti. Quegli 86 casi registrati nella casa di riposo fanno rabbrividire, così come il numero dei defunti che pongono il nostro Comune al vertice di questa tristissima classifica. Chiediamo al Sindaco di dedicare un giorno di lutto cittadino per rispetto ai morti e ai loro famigliari che, in molti casi, non hanno neanche potuto dar loro l’estremo saluto.
Di fronte a questo dramma – proseguono le forze politiche di opposizione – è davvero avvilente osservare sempre più frequenti assembramenti di persone sull’olivaia nell’Oltresarca, Romarzollo e sul Castello, come se nulla stesse accadendo. Ci appelliamo al Sindaco perché emani un’ordinanza più restrittiva che vieti passeggiate sull’olivaia e restringa le uscite di casa nell’arco dei 200 m e solo in caso di reale necessità. Se così non dovesse essere seguiremo a breve quei 5 Comuni (Vermiglio, Canazei, Campitello di Fassa, Borgo Chiese e Pieve di Bono) che da oggi sono “blindati” con controlli massicci da parte delle forze dell’ordine sul rispetto dei decreti. Come minoranze – concludono – aspettiamo di poter avere, a breve, un aggiornamento costante da parte del Sindaco in video conferenza, anche per poter contribuire con proposte e iniziative atte ad affrontare questa emergenza”.