Coronavirus: indicazioni utili per le puerpere
L’emergenza in atto e la necessaria riorganizzazione delle strutture ospedaliere trentine per recuperare spazi per i trattamento dei casi Covid-19 riguarda anche l’attività dei reparti di ostetricia e ginecologia dei vari punti nascita e in particolare quello di Cles, che ha sospeso la sua attività. Sono momentaneamente sospesi anche i corsi di preparazione al parto nella modalità tradizionale. Previste restrizioni anche per l’accesso alle strutture ospedaliere, con la sola eccezione del marito/compagno.
Le mamme saranno contattate direttamente dalle ostetriche per fissare i vari appuntamenti. Per avere informazioni o richiedere dei controlli si consiglia – per le mamme inserite nel percorso nascita – di contattare l’ostetrica dedicata o in alternativa l’ostetrica del consultorio. La richiesta è comunque quella di accedere al pronto soccorso o di chiamare il 112 solo in caso di reale emergenza. In generale, durante la gravidanza i riferimenti per le gestanti rimangono sempre l’ostetrica dedicata e l’ostetrica del consultorio, che sapranno dare tutte le informazioni aggiornate per la gestione dei vari controlli durante la gravidanza e per l’accesso alle strutture ospedaliere in occasione del parto. In questo caso è utile ricordare che l’accesso è consentito solo al marito/compagno e che nei giorni successivi al parto non saranno consentite visite di parenti o amici durante la permanenza della mamma in ospedale. Nel caso di parti fisiologici privi di complicanze alla mamma sarà proposta la dimissione precoce assieme al neonato, anche per limitare la permanenza in ospedale.
Sono sospesi gli incontri di preparazione al parto nelle modalità tradizionali (incontri di gruppo in consultorio o in ospedale), ma vengono assicurati a tutte le donne il supporto e le informazioni necessarie per affrontare nella maniera più serena possibile il parto e i giorni successivi allo stesso. È fondamentale che tutte le donne in gravidanza proseguano con i controlli e le visite programmate, anche se questi potranno essere erogati con modalità diverse per garantire la sicurezza delle mamme e degli operatori. È importante comunque che anche tutte le donne in gravidanza rispettino sempre le generali norme di prevenzione per il contrasto alla diffusione del virus.