Coronavirus: il Trentino è “Zona rossa”
Da lunedì 15 marzo il Trentino entrerà in zona rossa, come gran parte delle regioni italiane. Lo ha annunciato, nel pomeriggio, il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti nel consueto appuntamento per fare il punto della situazione sul Coronavirus in provincia.
“Finiamo in zona rossa – ha spiegato Fugatti – perché con il nuovo decreto legge predisposto dal Governo cambia il parametro che fino ad oggi era stato utilizzato. Non conta più l’Rt, che questa settimana era oltretutto in calo, da 1.1 a 1.04 e ci avrebbe consentito di restare in arancione, ma viene preso a riferimento il parametro della cosiddetta incidenza settimanale dei contagi. Se superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti si passa automaticamente in zona rossa. Il nostro indice d’incidenza è al momento pari a 342″.
“Abbiamo rappresentato al Governo alcune contraddizioni di questo parametro che non tiene conto del numero complessivo di tamponi che vengono effettuati o del metodo seguito, noi, ad esempio, li facciamo anche sui sintomatici. Il Governo, anche in seguito a questa nostra sollecitazione – ha aggiunto Fugatti – ha inserito nel decreto un passaggio che prevede un controllo a livello nazionale sulle modalità con cui si fanno i tamponi sui vari territori. È una decisone che subiamo – ha spiegato il presidente – e ci dispiace soprattutto per la chiusura delle scuole, tema che per noi è sempre stato in primo piano, perché sappiamo cosa questo comporti per le famiglie. Ci appelliamo comunque, ancora una volta, al senso di responsabilità sempre dimostrato dai trentini. Siamo, inoltre, fortemente preoccupati per i risvolti sull’economia, anche se il presidente Draghi ha annunciato per la prossima settimana il decreto “sostegni” che prevede aiuti alle imprese per 32 miliardi e che sarà, ha detto Draghi, ulteriormente aumentato, senza dimenticare che anche la Provincia interverrà con ulteriori integrazioni. Vediamo anche – ha concluso Fugatti – se si interverrà per sostenere i congedi parentali”.
L’assessore alla salute Stefania Segnana, insieme al dottor Antonio Ferro di Apss, è invece tornata sulla questione del vaccino AstraZeneca, dopo che ieri un lotto di siero era stato bloccato dalle autorità sanitarie. “Ribadisco che non c’è nessun tipo di allerta su AstraZeneca – ha detto Ferro – e coloro che si sono vaccinati devono stare tranquilli”.
L’assessore Segnana ha riferito che oggi, salvo alcuni casi, non ci sono state rinunce alla vaccinazione. “I trentini – ha detto – continuano ad avere fiducia nel lavoro dell’Azienda sanitaria”.