Coronavirus: i Carabinieri indagano in tutte le Rsa e Case di Riposo

Claudio Chiarani24/04/20202min
20200315IMG_7303 CASA DI CURA REGINA ARCO

Sono partiti in tutto il Trentino i sopralluoghi degli uomini dei Nas, i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità che, dopo il vertice previsto in questi giorni con il procuratore Raimondi e il sostituto Gallina, fatto il punto della situazione, daranno il via alle ispezioni volte ad accertare eventuali incongruità o mancanze dell’osservanza di specifiche norme che abbiano portato alla diffusione del Coronavirus nelle Residenze Sanitarie o Case di Riposo anche nella nostra zona. Visto che in altre residenze non si sono registrati casi (a Cadine, per esempio) i Nas sono chiamati ad accertare tutte le procedure messe in atto al fine d’evitare che il contagio si diffondesse. Sia il controllo degli accessi, le distanze, i dispositivi di protezione e via dicendo. Questo perché in molte case di riposo, com’è noto, molti anziani sono deceduti. Case di cura Eremo, Villa Regina ed RSA Fondazione Città di Arco o a Ledro, ad esempio. Alla Cis di Molina ci sono stati 23 decessi su 60 ospiti, ad Arco ben 48 in totale, numeri che fanno pensare che qualcosa non abbia funzionato se in altri luoghi, invece, hanno dato il risultato di contagi pari a zero. Gli Enti Upipa e Spes, che associano le residenze, hanno sempre sostenuto di aver fatto il massimo dalle loro possibilità, anche con la mancanza dei dispositivi di sicurezza e protezione. Questo per un totale di decessi nelle Rsa del Trentino pari a 484 in 45 giorni, numeri che hanno fatto muovere i primi passi alle indagini per stabilire cosa non ha funzionato e ci possono essere state mancanze passibili di giudizio.

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