Coronavirus 31-3-2020: 48 i decessi nell’Alto Garda, in Trentino 45 nuovi contagi
Nella giornata di martedì 31 marzo si sono registrati 17 decessi in Trentino da coronavirus. I nuovi contagi sono 45: è il dato più basso dal 13 di marzo. 193 invece i guariti dall’inizio dell’emergenza. Si segnala inoltre la scomparsa di un ragazzo di 28 anni, in un primo tempo ricoverato all’Ospedale di Rovereto e poi assistito a domicilio. Oggi il ragazzo è deceduto per embolia polmonare. Le analisi in corso stabiliranno se la causa è da attribuirsi al Covid-19. Il Trentino, in ogni caso, considera morti causate da Coronavirus anche quelle avvenute in presenza di altre patologie, attribuendo quindi al virus un ruolo fondamentale nel peggioramento delle condizioni di salute del paziente..
“Il dato di oggi circa il calo percentuale dei contagi è positivo – ha detto Fugatti – ma non significa che l’emergenza sia finita. I sacrifici fatti dalla nostra comunità sono stati importanti e continueranno ad essere importanti. I trentini sanno rispettare le regole: i prossimi 10 giorni saranno determinanti, perciò chiediamo ancora un forte rispetto delle regole per non vanificare gli sforzi fatti”.
Fugatti nel corso della conferenza stampa ha ricordato anche la scomparsa, ieri, di un medico, che è stato contagiato nell’esercizio della sua funzione. Da parte della Giunta, sincere condoglianze alla famiglia della dottoressa, così come a tutte le famiglie che hanno sofferto per un lutto causato dalla pandemia.
L’Alto Garda e Ledro conta ad oggi 507 contagiati e 48 decessi da covid-19. Questo la suddivisione del totale dei casi, dei decessi e dei guariti per città:
Arco: 222 (+2) – 12 decessi (oggi 2 uomini di 84 e 93 anni, 2 donne di 66 e 93 anni) – 2 guariti
Drena: 8 (=)
Dro: 57 (+2) – 12 decessi (oggi 2 uomini di 89 e 98 anni) – 2 guariti
Ledro: 118 (=) – 20 decessi – 3 guariti
Riva del Garda: 80 (+1) – 3 decessi (oggi un uomo di 71 anni)
Nago Torbole: 9 (=)
Tenno: 11 (=) – 1 decesso
Sono 7500 i tamponi fatti ad oggi, ha detto Antonio Ferro, del Dipartimento prevenzione dell’Apss, 1400 la scorsa settimana e altrettanti ne verranno fatti in questa. “Un dato da contestualizzare – ha aggiunto – perché è importante considerare che attualmente su cento tamponi effettuati su casi ‘sospetti’ solo 8 risultano positivi. In passato questa percentuale era molto più elevata. Nella prossima settimana comunque i tamponi aumenteranno esponenzialmente, dando priorità al personale medico-sanitario. Gli accessi al Pronto soccorso dovuti a problemi respiratori sono passati invece dal 70% al 30% del totale. La rete Influnet mostra che l’incidenza delle influenze sul totale è passata da 6,9 al 4,6. Ma la guardia deve rimanere alta. La settimana scorsa si sono registrati circa 2500 casi di sindromi influenzali; si tratta di persone che necessitano di un isolamento fiduciario domiciliare. Il messaggio è: se avete o avete avuto una sindrome influenzale in questo periodo è stata causata molto probabilmente dal Covid-19. Ciò significa che dovete rimanere in isolamento per 10-14 giorni dopo l’esaurirsi della malattia, per evitare di contagiare gli altri. La malattia può durare 4-5 giorni oppure aggravarsi e durare molto di più. I soggetti che hanno avuto la malattia in forma grave rimangono poi contagiosi per gli altri per un periodo molto più lungo dei 14 osservati negli altri casi, anche fino a 30 giorni”.
Fugatti ha inoltre incontrato oggi i vertici delle Rsa di Alto Garda e Ledro. “La situazione è critica –ha commentato – qui e in altre Rsa del Trentino, ma la nostra volontà di dare risposte alle loro problematiche è ferma”.
Per vedere il conteggio previso dei casi in Trentino consultare questo sito: https://patn.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/30d39ef2c83a47d285512a4685235843