Coronavirus 27-4-2020: il “trend” nell’Alto Garda è in netto calo

Fabio Galas27/04/20204min
CORONAVIRUS TREND 27_4

Sono complessivamente 4626 le persone che in Trentino hanno contratto il Coronavirus, di queste 1296 sono state contagiate nelle RSA e 1881 sono guarite. I nuovi contagi sono 98, tutti verificati con tampone, 32 all’interno delle RSA, 1092 il totale dei tamponi effettuati. Fra questi vi sono anche 8 minorenni che si trovano in quarantena al proprio domicilio. Quelle ricoverate in terapia intensiva, in continuo calo, sono 23, mentre 1308 sono in isolamento fiduciario a casa.
Questi il riassunto dei dati odierni in Trentino:
4.626 (+98) Totale positivi;
2.316 (+22) Attualmente positivi;
1.577 (+85) Guariti;
1.881 (+74) Dimessi;
407 (+2) Deceduti.
Per quello che riguarda l’Alto Garda e Ledro abbiamo provato a calcolare il “trend” dei contagi, ovvero togliendo dal totale i guariti, i dimessi e i deceduti. Il risultato ottenuto è in netto calo negli ultimi 13 giorni, come riassunto dal grafico allegato.
Questi i dati del coronavirus nella nostra valle:
770 (+3) contagiati;
266 (+5) guariti;
299 (+4) dimessi dalle strutture ospedaliere;
93 (+1) decessi;
Trend: 112 (contagiati meno guariti, dimessi e deceduti).
Questa la suddivisione per città:
Arco: 341 contagi – 137 guariti – 152 dimessi – 32 (+1) decessi
Drena: 13 contagi- 6 guariti – 8 dimessi
Dro: 90 (+1) contagi – 23 guariti – 27 dimessi – 16 decessi
Ledro: 156 (+1) contagi – 43 guariti – 45 dimessi – 29 decessi
Nago Torbole: 11 contagi- 7 guariti – 7 dimessi
Riva del Garda: 142 (+1) contagi – 39 guariti – 49 dimessi – 15 decessi
Tenno: 17 contagi – 10 guariti – 10 dimessi – 1 decesso
“La situazione sta progressivamente migliorando nel suo complesso – ha detto il sindaco di Dro Vittorio Fravezzi – Inoltre continua una positiva interlocuzione con l’Unità di crisi provinciale per trasformare gli spazi della ex Rsa “Molino”  in struttura “filtro” per i futuri ingressi in sicurezza di persone non-autosufficienti. Per questo fine settimana stiamo inoltre organizzando i vari gruppi di volontari per la seconda distribuzione di mascherine a tutti i residenti del Comune”.
Oggi registriamo un dato negativo – ha detto il presidente Fugatti in apertura – perché la percentuale fra persone risultate positive e tamponi effettuati è risalita al 9%, anche se una spiegazione potrebbe essere data dal fatto che l’Azienda sanitaria sta verificando le persone vicine a chi era già stato contagiato. Sui tamponi – ha aggiunto – informo che abbiamo dato indirizzo all’Azienda sanitaria, per avere una lettura più generale del contagio, di ampliare, nei prossimi giorni, le indagini anche alle forze dell’ordine e a quanti lavorano nei negozi”.
Il presidente ha poi parlato dell’ultimo decreto governativo annunciato ieri sera dal presidente del Consiglio, Conte, che prevede una serie di riaperture progressive a partire dal 4 maggio. “Su certi aspetti – ha detto Fugatti – siamo molto perplessi. Non si capisce, ad esempio, perché alcune attività lavorative, come bar, ristoranti ed estetisti, debbano ripartire a giugno.
Ormai – ha aggiunto – fra cittadini ed imprenditori vi è la piena consapevolezza che per tornare a lavorare occorra mettere in campo tutte le misure più idonee a garantire la sicurezza degli operatori e degli utenti. Anche perché, eventuali nuovi contagi in relazione alle riaperture previste dal 4 maggio si potranno verificare in 10, massimo 14 giorni. Non serve aspettare fino al primo di giugno, non c’è un motivo scientifico.
Per queste attività, prolungare la chiusura può significare il fallimento. Per questo chiederemo al Governo la possibilità che si possano riaprire bar, ristoranti ed estetisti prima di giugno. Per il resto, stiamo analizzando il decreto governativo, anche per valutare se alcune diminuzioni delle misure restrittive alla libertà personali possano essere anticipate a prima del 4 maggio”.

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