Coronavirus 21-5-2020: “Non è possibile fare i tamponi a tutti i Trentini come chiedono i Sindaci”
Nessun decesso e 15 nuovi contagiati dal Coronavirus registrati nella giornata di giovedì 21 maggio in Trentino. Per quanto riguarda i contagi 10 sono nuovi casi di persone che hanno manifestato sintomi e 5 i casi individuati con screening. All’interno dei nuovi contagi 5 sono in Rsa e 5 a domicilio. Per quanto riguarda i ricoveri 6 i pazienti che sono ancora in terapia intensiva, 4 a Rovereto e 2 a Trento, a cui si aggiungono 41 persone ricoverate in altri reparti ospedalieri e 396 in isolamento fiduciario a casa. Il numero complessivo di tamponi effettuati nelle ultime 24 ore è pari a 1.878.
Questi i dati odierni in Trentino:
Attualmente positivi
5.361 (+15) Totale positivi;
1.006 (-199) Attualmente positivi;
3.896 (+114) Guariti;
459 (=) Deceduti.
Questi i dati totali del coronavirus nell’Alto Garda e Ledro alla data di giovedì 21 maggio:
866 (+6) contagiati;
608 (+43) guariti;
97 (=) decessi (ultimo incremento 3 maggio);
150 contagiati rimanenti.
Questa la suddivisione per città:
Arco: 77 rimanenti 379 (=) contagi – 268 (+10) guariti – 34 (=) decessi
Drena: 1 rimanente 13 (=) contagi – 12 (+1) guariti
Dro: 8 rimanenti 93 (=) contagi – 69 (+2) guariti – 16 (=) decessi
Ledro: 29 rimanenti 171 (+1) contagi – 112 (+9) guariti – 30 (=) decessi
Nago Torbole: da sabato 16 maggio non ci sono più contagiati. 11 contagi 11 guariti
Riva del Garda: 35 rimanenti 168 (+5) contagi – 117 (+18) guariti – 16 (=) decessi
Tenno: da giovedì 21 maggio non ci sono più contagiati. 20 contagi – 19 guariti – 1 decesso
“Non è possibile sottoporre a tampone tutti i trentini, come a volte i sindaci ci chiedono – ha detto Fugatti – però sui Comuni più interessati al problema oggi possiamo intervenire in maniera incisiva con gli strumenti che abbiamo a disposizione. Vediamo inoltre che molte realtà si stanno orientando verso i test sierologici, effettuati in genere da soggetti privati. Noi abbiamo il massimo rispetto per ogni genere di iniziativa, però dobbiamo responsabilmente avvisare che solo una minima parte di questi test vengono certificati dall’Istituto superiore di sanità. Noi, con i nostri strumenti, possiamo effettuare un numero sensibile di tamponi, anche fino a 2000 al giorno. Non possiamo pensare di sottoporre a tampone tutti i cittadini in tutti i Comuni ma possiamo condurre indagini mirate come questa che sta per partire”.
Oggi, assieme agli altri presidenti di Regioni e Province autonome, il presidente Fugatti si è confrontato inoltre con il ministro Boccia su alcuni temi riguardanti la Fase 2. Domani verrà adottata fra l’altro una nuova delibera riguardante alcune attività che ancora non sono state aperte. “Sul versante finanziario – ha spiegato Fugatti – l’ultimo decreto governativo mobilita circa 55 miliardi di euro. In questa somma imponente rientrano risorse date a diverse categorie che certamente ne hanno bisogno; ma solo 1,5 miliardi vengono assegnati a Regioni e Province autonome, che avevano richiesto circa 5,2 miliardi. La somma stanziata dal Governo è dunque del tutto insufficiente. L’impressione è che il Governo voglia scaricare sulle Regioni responsabilità che non competono loro. Siamo sempre stati collaborativi e costruttivi ma ora non possiamo fare finta di nulla. Sul miliardo e mezzo complessivo pare che alle Speciali spetterebbe un miliardo. Al Trentino in tutto circa 130 milioni, molto lontani dai 430 milioni richiesti”.