Coronavirus 11-4-2020: impennata di contagi ad Arco (+24) e due decessi
Alla giornata di sabato 11 aprile in Trentino sono 145 i contagiati dal Coronavirus e 9 i decessi. Crescono a 1703 i tamponi effettuati, mentre cala la percentuale dei positivi.
Sono 145 i nuovi casi di Covid-19 registrati oggi in Trentino, di cui 79 in rsa, e 9 i decessi. 1703 i tamponi eseguiti; un numero importante – l’obiettivo che la Provincia si era data, fra i 1500 e i 2000 tamponi al giorno, è stato dunque raggiunto, grazie all’Università e ai centri di ricerca trentini– il che spiega naturalmente una crescita del numero di contagiati identificati. “In proporzione ai tamponi eseguiti – ha detto oggi il presidente Maurizio Fugatti – il contagio è però in diminuzione, e questo è positivo. Le persone in terapia intensiva sono invece 62, anche qui in calo”.
L’Alto Garda e Ledro, alla data di sabato 11 aprile, conta 659 contagiati da coronavirus, 24 in più di ieri ad Arco ascrivibili alla residenza Sacro Cuore di Bolognano, finora immune dalla pandemia, e al Centro di riabilitazione San Pancrazio. 102 i guariti (+44) e 71 i decessi.
Questo la suddivisione del totale dei casi forniti dalla Provincia, dei guariti e dei decessi per città:
Arco: 312 (+24) – 56 guariti – 24 decessi (oggi un uomo di 74 anni)
Drena: 11 – 2 guariti
Dro: 72 (+1) – 9 guariti – 16 decessi
Ledro: 138 – 17 guariti – 25 decessi (oggi una donna di 89 anni)
Nago Torbole: 9 – 2 guariti
Riva del Garda: 104 (+1) – 14 guariti – 5 decessi
Tenno: 13 – 2 guariti – 1 decesso
Sul piano economico, si registrano le aperture comunicate ieri dal Governo, a partire da martedì, su diversi ambiti e filiere, fra cui quella del legno. “Da parte nostra – ha continuato Fugatti – prendiamo atto di queste decisioni e ci apprestiamo ad adottare l’ordinanza conseguente. Al tempo stesso però vogliamo guardare avanti, verso una progressiva graduale, riapertura del sistema trentino nel suo complesso, condizionata al rispetto di determinate regole. Lavoriamo dunque per un ripristino delle attività produttive, a partire da quelle all’aperto, consapevoli però che niente sarà come prima”.
Per quanto riguarda il lavoro al chiuso, all’interno delle fabbriche, in Trentino al momento lavorano coloro che sono attivi nelle filiere essenziali e che hanno inoltrato richiesta di deroga. Sono 400 le richieste di deroga inoltrate, di cui 93% accolte. “Le imprese trentine devono rimanere sul mercato – ha sottolineato ancora Fugatti – tutelando però al massimo la salute di chi lavora. Per quanto riguarda invece il turismo un gruppo di lavoro sta definendo le regole con le quali si potrà riavviare anche questo settore. In merito alle librerie, valuteremo il da farsi nelle prossime ore”.
Il dirigente generale del Dipartimento salute della Provincia Giancarlo Ruscitti è tornato ad illustrare la decisione di spostare gli anziani risultati positivi nelle rsa, in due strutture ad essi dedicate nelle strutture di Pergine e Volano, che per le loro caratteristiche meglio si prestano ad accoglierli. Tutto ciò viene fatto anche per evitare che il contagio si espanda all’interno delle rsa e per tutelare ancora maggiormente la salute del personale impiegato in queste strutture.