Coordinamento Ambientale dell’Alto Garda: “Le nostre proposte ai candidati sindaci”
Il 20 settembre prossimo si terranno le amministrative con le quali i residenti nell’Alto Garda saranno chiamati a decidere i nuovi sindaci del territorio. Per colui (o colei) che occuperà la poltrona di primo cittadino il “Coordinamento Ambientale dell’Alto Garda” che riunisce “WWF Trentino”, “Italia Nostra”, “Comitato Sviluppo Sostenibile” e “Comitato Olivaia” ha stilato una sorta di “vademecum” contenente le proposte d’indirizzo generale di governo con diversi punti all’ordine del giorno. Presentato da quattro membri del Coordinamento (Marina Bonometti, Carla Del Marco, Paolo Matteotti e Sergio Negrisolo) il documento sarà presentato ai futuri candidati di Riva del Garda (per ora) con la speranza di sollevare l’anima ambientalista e sostenibile che ciascuno avrà in sé. Dalla mobilità al governo del territorio, il Coordinamento suggerisce diversi spunti di riflessione per ciascuno dei candidati alle prossime elezioni comunali. “Il tema ambientale è il più “caldo” – suggerisce Marina Bonometti – perché è ora che si decida una volta per tutte di fare del turismo di qualità e non di quantità. Il territorio è saturo e anche se il 2020 non farà certo testo per presenze a causa dell’emergenza sanitaria forse, dico, forse sarebbe un buon punto di partenza per pensare ai temi ambientali con politiche degne di questo nome, non tanto per riempirsi la bocca in campagna elettorale.” “Abbiamo messo nero su bianco i temi che ci stanno a cuore – afferma Paolo Matteotti – per sottoporli ai candidati sindaco. Pensiamo che in questa fase il nostro ruolo sia quello di portatori d’interesse per l’ambiente, un tentativo d’innovare il confronto tra politica e cittadini.” Sulla mobilità si è espressa Carla del Marco: “Il Coordinamento è decisamente contrario al progetto Valdastico, un progetto che aumenterebbe i flussi di traffico verso l’Alto Garda, visto anche il nuovo raccordo Loppio-Busa. Si chiede la revisione del Piano stralcio della mobilità della Comunità di Valle per il collegamento ferroviario e veicolare con la Vallagarina, in particolare no al previsto “Hub” ai Sabbioni con stazione e scalo merci così come c’è un “no” deciso all’ipotesi ventilata di un tunnel sotto al Brione.” La nota prosegue con l’affermare che l’espansione intelligente delle ciclabili (con quella del Garda tratto Riva – Limone) sia compatibile con le norme delle ciclovie turistiche, che sia ridotto a “zero” il consumo di suolo dicendo basta cemento, ma si alla riqualificazione dell’esistente. Le aree ex Cattoi e Miralago siano un bene verde pubblico, ma si proceda anche alla revisione dei criteri di selezione dei membri delle Commissioni urbanistiche con apertura al pubblico delle stesse. Nelle proposte si cita anche la riqualificazione e valorizzazione di Maso Ronc, riprendendo il progetto esistente di un percorso didattico dedicato alla botanica in particolare. Va, inoltre, adottato il Distretto agricolo del Garda trentino o, in alternativa, istituire dei “GAL”, ossia Gruppi di Azione Locale che abbiamo le stesse finalità. Per la qualità delle acque del lago di Garda si è espresso Sergio Negrisolo: “i pesci boccheggiano e non ce la fanno più – ha detto – ma mentre Veneto e Bresciano si stanno allertando il trentino dorme. Quando no ci saranno più pesci sarà troppo tardi. I rifiuti urbani, il turismo imperante, le spiagge calpestate dove i pesci non possono trovare l’ambiente per riprodursi sono tutti segnali che ci si deve fermare ora. Domani sarà troppo tardi.”