“Conflitto d’interessi tra la fattoria didattica del Mercatino e l’assessore Zampiccoli?” Rullo interroga il Sindaco
A sollevare la questione di un possibile “conflitto d’interessi” tra il neo assessore della giunta Betta, Roberto Zampiccoli, e Assocentro è stato il consigliere di minoranza Giovanni Rullo. Le cose secondo Rullo stanno così. La moglie di Zampiccoli è titolare di “Laghel 7”, azienda zootecnica che da molti anni collabora con il Mercatino di Natale di Arco dove allestisce una piccola fattoria degli animali rallegra soprattutto i bambini più piccoli in visita la Mercatino. Ora che Zampiccoli ha ricevuto la delega di assessore, in sostituzione del defenestrato Stefano Bresciani, il fatto che Laghel 7 sia “fornitore” di Assocentro e che riceva contributi per il Mercatino appare al consigliere Rullo di “dubbia opportunità politica.” Secondo Rullo 71.000 Euro ricevuti da Laghel 7 in cinque anni non sono “certamente di poco conto” scrive nella sua interrogazione a Betta. Zampiccoli risponde che la collaborazione è iniziata dieci anni fa, che tutto è alla luce del sole e che il rapporto tra l’azienda di famiglia e Assocentro risale a ben prima delle sue deleghe consiliari, “E quindi dieci anni prima di quelle assessorili” replica Zampiccoli. La collaborazione era nata a seguito delle proteste delle associazioni animaliste, le quali avevano sollevato dubbi sulla gestione degli animali vivi al Mercatino. Per questo l’azienda Laghel 7 si era fatta interprete della realizzazione di una sorta di fattoria didattica che potesse risolvere il problema. Zampiccoli afferma che la struttura fissa è installata a loro carico e rispondente alla richiesta di spazi e alloggio degli animali più confortevole e razionale dopo essersi confrontati con il servizio veterinario provinciale.
Laghel 7 mette a disposizione la sua struttura che se fosse a carico di Assocentro costerebbe decisamente di più. “Una ventina di giorni di presenza degli animali in quattro stalle e un box di rappresentanza, per sette animali di grossa taglia e altri di “bassa corte” alla luce dei conti finali significano un contributo pari al costo di un artista di strada che si esibisce per mezzora – replica ancora Zampiccoli – mentre noi siamo lì dieci ore al giorno costantemente.” Zampiccoli, comunque, ha deciso di rimettere il mandato a disposizione della maggioranza e della Giunta al fine di valutare il caso.
Per il presidente di Assocentro Andrea Cobbe, infine “Si tratta di una polemica sterile dovuta probabilmente all’avvicinarsi delle elezioni. È tutto trasparente, tutto a bilancio con le rendicontazioni a disposizione, fermo restando che questa collaborazione è nota a tutti da anni. Oltre al fatto che un Consorzio privato come Assocentro le proprie risorse le spende come decidono gli associati”.