CONDANNATI A DUE ANNI PER CIRCONVENZIONE D’INCAPACE E TENTATA ESTORSIONE

Il giudice del Tribunale di Riccardo Dies ha condannato a due anni di reclusione una donna e il suo convivente per circonvenzione d’incapace, ossia l’aver tentato di estorcere la casa e del denaro di un operaio di Riva del Garda dalla personalità semplice, che fidandosi di loro stava per perdere tutto. Grazie all’abilità del Nucleo investigativo dei Carabinieri guidati dal capitano Andrea Oxilia, però, l’abile tentativo è andato per fortuna a vuoto. Pena sospesa, però, visto che ai due che erano incensurati il giudice ha concesso i benefici di Legge. La vicenda si era “consumata” due anni fa, e dopo ben quattro mesi d’indagini da parte dei Carabinieri il fascicolo fu depositato in Tribunale che ha emesso la sentenza. L’indagine che portò a sollevare la vicenda partì dalla segnalazione di un impiegato delle Poste di Riva, il quale si accorse dei prelievi di denaro da parte della vittima per consegnarli alla coppia. Va segnalato che i difensori dei due hanno preannunciato di ricorrere in appello. Comunque vada una brutta storia, portata alla luce grazie alla segnalazione e al lavoro del Nucleo Carabinieri, fatta di comportamenti volti a instillare nella vittima compassione per un’operazione agli occhi e, da parte dell’uomo della coppia, a farsi consegnare denaro per fare il funerale alla mamma. In realtà la coppia, che si era trasferita nel frattempo a Siena, voleva comperarsi la casa con i soldi della vittima.