Concessioni delle acque minerali, nuovo regolamento dei canoni

Redazione11/12/20212min
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La Giunta provinciale ha approvato il regolamento, previsto all’articolo 13 della legge provinciale n. 14 di fine 2020, che disciplina il rilascio dei permessi di ricerca e delle concessioni delle acque minerali da imbottigliamento e delle sostanze minerali solide.
Il regolamento fissa i canoni annui che i concessionari sono tenuti a versare alla Provincia e si articolano in:
– una componente fissa, (applicata sia ai minerali solidi che alle acque minerali) pari a 45 euro per ettaro, o frazione di ettaro, calcolata per ogni anno, con un minimo pari a 3.500 euro.
– una componente variabile calcolata in base all’utilizzo della risorsa.
Per le acque minerali è composta da:
a) una quota calcolata per ogni metro cubo di acqua imbottigliata o impiegata nella produzione di bibite confezionate,
b) una quota relativa al volume di acqua utilizzata al netto di quella imbottigliata, suddivisa in fasce a scaglioni, in modo da promuovere il risparmio idrico e incentivare l’ottimizzazione del ciclo produttivo.
Per i minerali solidi la quota variabile è invece differenziata per i materiali estratti a cielo aperto o in sotterraneo.

Il regolamento dà attuazione alla legge 14/2020, che modifica e sostituisce il precedente regime giuridico in materia di canoni stabilendo:
1. che la quota variabile sia calcolata per le acque minerali su tutta l’acqua utilizzata (ossia tutta quella che entra nello stabilimento);
2. che la quota variabile (per minerali solidi e acque minerali) venga corrisposta alla Provincia, la quale in quota parte la riconosce nell’ambito del Protocollo di finanza locale ai Comuni in cui ricade la concessione;
3. che per le acque minerali il concessionario installi contatori (misuratori di portata) per la misurazione dell’acqua utilizzata ai fini del calcolo del canone.
Il regolamento inoltre promuove e incentiva iniziative volte a ottimizzare l’uso della risorsa, a minimizzare i consumi di energia e gli impatti complessivi sull’ambiente e sul paesaggio, nonché la promozione del riutilizzo dei materiali e di altre innovazioni che contribuiscono alla realizzazione dell’economia circolare.

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