Comunali, Riva del Garda al ballottaggio: Forza Italia tende la mano a Betta per ricucire il centrodestra

Nicola Filippi06/05/20254min
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Si è chiusa da poco la prima partita delle Comunali, ma il clima a Riva del Garda è tutt’altro che disteso. Il primo turno del 4 maggio ha decretato che sarà ballottaggio tra Alessio Zanoni, sostenuto dal centrosinistra-progressista e autonomista, e Silvia Betta, espressione di una parte del centrodestra. Ma l’altro volto politico che esce forte, anche se sconfitto sul piano numerico, è quello della divisione interna al fronte conservatore: un centrodestra che a Riva si è presentato spaccato, e che ora, a due settimane dal verdetto finale, cerca di ricompattarsi.

Il “terzo incomodo” al primo turno è stato Carlo Modena, sostenuto da Forza Italia, Lega e Noi-Progetto per Riva, che ha scelto di correre autonomamente, in rottura con la coalizione che ha invece appoggiato Betta. Una frattura nata da tensioni locali, da “noti fatti” – come li definisce con diplomazia il comunicato di Forza Italia – che hanno minato la coesione del fronte.

E ora, due giorni dopo lo spoglio, è proprio Forza Italia a lanciare un segnale distensivo. Il tono del comunicato è caldo, fermo, e guarda al futuro: «La sezione di Riva del Garda di Forza Italia è impegnata a unificare le forze politiche di centro destra, superando quelle divisioni che i noti fatti che hanno coinvolto questa città hanno prodotto».

 

 

L’appello alla ricomposizione è esplicito e carico di significato politico. “A livello nazionale Forza Italia, Lega Salvini Premier, Fratelli d’Italia corrono uniti. Una divisione rappresenta un’anomalia politica.” E ancora: “Tutti noi abbiamo a cuore il futuro di Riva del Garda […] ci opponiamo a qualsiasi politica personale di frantumazione”.

Il comunicato è una mano tesa a chi, fino a poche settimane fa, era alleato di partito. Ma è anche, tra le righe, una chiamata a rivedere strategie e priorità, mettendo da parte personalismi e visioni frammentarie. Forza Italia parla con l’autorità di chi riconosce la sconfitta sul piano elettorale, ma rivendica un ruolo da protagonista nella ricostruzione di un centrodestra coeso.

Il messaggio è chiaro: Riva del Garda non può permettersi di essere il laboratorio della divisione permanente. Se a livello nazionale il centrodestra si mostra compatto, a livello locale non può prevalere la logica della rottura. “Un centrodestra che ha subìto forti turbamenti nei mesi passati – scrivono i forzisti – deve tornare a proporsi unito scegliendo oggettivamente ciò che è meglio per questa unità e per la nostra città.”

Ora la palla passa alle altre forze della coalizione e, soprattutto, agli elettori. Il secondo turno sarà più di un semplice ballottaggio: sarà il vero spartiacque tra chi vuole ricostruire e chi continua a combattere battaglie interne.

Nel silenzio ancora parziale degli altri protagonisti, il comunicato di Forza Italia si impone come il primo gesto concreto di apertura. Basterà per ricucire lo strappo? Oppure i semi della divisione sono ormai troppo profondi per far germogliare un progetto comune?

Il tempo stringe. E Riva del Garda, ancora una volta, si ritrova ad essere specchio — in piccolo, ma non troppo — delle grandi sfide della politica nazionale.