Commissione Politiche sociali di Riva del Garda: “La situazione povertà è drammatica”
Don Mattia Vanzo, presente alla prima riunione della Commissione politiche sociali tenutasi nei giorni scorsi, non ha lasciato alcun dubbio nei presenti: dalle ottanta famiglie che prima dell’emergenza sanitaria ricevevano aiuti economici alle 236 attuali l’incremento è stato pari al 200% in più. Una “fotografia” che non lascia adito ad alcun commento, così come i 25.000 euro spesi dalla Caritas a sostegno di famiglie che con le proprie forze non hanno potuto pagare affitti, fatture di luce, acqua o gas che sia, tasse varie e, ovviamente acquistare da mangiare per vivere per altri 10.000 euro in aggiunta. Un disastro generale, dunque, con cifre che si “arricchiscono” di altri 3.500 euro in buoni spesa, 625 pacchi viveri consegnati a 236 nuclei familiari per un totale di 750 persone. Il tutto senza dimenticare le oltre mille domande di bonus alimentare presentate solamente a Riva del Garda, quasi il 50% di quelle presentate sul territorio dell’Alto Garda (2.295 in totale tra Alto Garda e Ledro). Va detto che ne sono state accolte 684 mentre 134 sono state respinte. Freddi numeri, come si dice in questi casi, ma che rendono chiara la situazione vissuta e che queste persone stanno vivendo dopo non aver perso o trovato lavoro (parliamo delle migliaia di stagionali rimasti a casa) e che in autunno daranno il meglio, anzi il “peggio” di sé perché sarà solo in autunno che la drammaticità della situazione venutasi a creare a causa della pandemia Coronavirus raggiungerà il suo massimo effetto, inutile nasconderlo. A meno che i mesi di luglio, agosto e settembre non portino un po’ di linfa vitale alla macchina turistica del Garda trentino. Con prospettive poco rassicuranti anche le responsabili locali della Comunità di Valle in fatto di politiche sociali, Scharf, Rigatti e Bonadiman si sono dette molto preoccupati del fatto che gran parte delle richieste siano arrivate da nuclei familiari finora “sconosciuti” al servizio sociale. Cassaintegrati, disoccupati, senza lavoro, stagionali dunque che non saranno assunti a tempo determinato vivono e vivranno le conseguenze di una nuova povertà che, inutile negarlo sta emergendo giorno dopo giorno. Pagare gli affitti e sostenere le spese, acquistare cibo per vivere sarà sempre più difficile, per cui la situazione va decisamente affrontata e combattuta con soluzioni da mettere in campo per tutte queste famiglie che di euro ne vedono pochi se non zero.
Si pensa ad un Bando per attivare un sussidio straordinario per permettere di pagare gli affitti, mentre la Gestel pensa alla possibilità di rateizzare le tasse per un quinquennio. Magari anche una sorta di linea di microcredito bancario per mutui ad interesse molto basso come ha proposto la consigliera della lista “L’Altra Riva” Franca Bazzanella.