Circolo Tennis Riva, il direttivo si dimette: “Completate la nuova sede”

Claudio Chiarani30/05/20214min
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L’intero direttivo del Circolo Tennis Riva, blasonato sodalizio rivano dai fasti mai archiviati, si è dimesso dall’incarico. Dalle giocate di un certo Nicola Pietrangeli sui due campi in terra rossa alla Casina delle Magnolie, al costruendo nuovo centro alle pendici del Brione che ridarà lustro ad uno dei Circoli sportivi di cui la città può fregiarsi, di tempo ne è passato parecchio.
La decisione delle dimissioni è un segnale forte per dire all’Amministrazione comunale che il nuovo centro tennis che sta sorgendo nell’area ex Maceri dovrà diventare il vanto di una città intera, di non fermarsi al primo lotto del progetto ma di concludere l’opera avviando anche il secondo. Quello che prevede altri due campi coperti accanto ai tre esistenti e già terminati, la “Club House” con ristorante e foresteria nella vecchia abitazione della famiglia Maceri, ex proprietaria di quell’area.
“Il direttivo del Circolo Tennis Riva desidera precisare che le dimissioni non sono una protesta contro l’amministrazione comunale in carica, bensì ad altre motivazioni. Anche se tutti noi siamo preoccupati per l’esecuzione del secondo lotto dei lavori. Per quanto concerne la sede dei due campi storici alla Casina delle Magnolie, in un contesto davvero stupendo, se l’Amministrazione ha in mente altri porgetti ce ne andremo, ma in questo caso rimane la preoccupazione legata al numero di campi a nostra disposizione”.

Il progetto dello Studio Fontana & Lotti-Lorenzi sta procedendo con l’unità funzionale uno, tanto che entro giugno, sui tre campi in terra rossa, si potrà assistere ai primi scambi.
“Il Circolo Tennis Riva – dichiara il presidente dimissionario Roberto Simonini – vanta ad oggi circa un centinaio di ragazzi e ragazze che abbiamo “tirato su” con molto lavoro, ma svolge soprattutto una funzione sociale. Ma per poterlo fare al meglio, per creare spazi, per dare ai nostri ragazzi e ragazze la possibilità di poter, magari un domani, essere dei campioni ma, soprattutto, stare in un luogo ricreativo sicuro, abbiamo bisogno che tutto il progetto trovi il suo naturale completamento. E lasciateci anche i due campi in terra rossa alla Casina delle Magnolie, un luogo dove il tennis può dare spettacolo ai residenti e ai turisti della città”.
“Il paddle? Ben venga – afferma ancora Simonini – io sono un dirigente della Federazione nella quale trova spazio anche questo sport della racchetta. Al Brione c’è spazio anche per quelli. E poi, mi sia concesso, perché non pensare a tornei di tennis in carrozzina, ad esempio? Oggi se ne contano tantissimi ovunque, qui sarebbe perfetto. La nostra nuova struttura consente anche questo. Ma dobbiamo capire come poter andare avanti. Ci confrontiamo periodicamente con la sindaco Cristina Santi, con gli assessori Malfer e Matteotti, ma siamo arrivati ad una situazione di stallo e abbiamo dato le dimissioni perché desideriamo capire come andare avanti col secondo lotto del progetto. Poi a chi critica e parla di “colate di cemento” dico semplicemente di aspettare, perché abbiamo messo in atto tutte le soluzioni possibili per coprire, mascherare e rendere alla vista il centro il più sostenibile possibile”.
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