Ciclovia del Garda, in Trentino si va avanti senza ripensamenti

Claudio Chiarani27/09/20233min
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La vacanza del futuro prossimo? Deve essere a “impatto zero.” Lo ha detto Silvio Rigatti, presidente dell’APT Garda Dolomiti nel corso dell’incontro alla Spiaggia degli Olivi che ha concluso la “Settimana della mobilità sostenibile” ospitata da Riva del Garda, incontro nel quale rispondendo alle domande l’assessore provinciale al turismo Roberto Failoni, invece, ha detto esplicitamente che sul progetto del tratto di Ciclovia trentino, ossia lato ovest, quello che arriverà ai confini con la Lombardia (a Limone sul Garda per intenderci) la Provincia va avanti senza ripensamenti. Ripensamenti che da tempo chiedono i vari Comitati ambientalisti che di vedere un’altra “passerella a sbalzo” sulle pendici della montagna non ne vogliono sapere. Meglio, affermano, scendere di sella, salire sul battello della Navigarda e guardare il lago dal lago, con le sue montagne che lo circondano facendosi cullare dal moto ondoso del Benaco. In ballo, si sa, tanti soldi provenienti dagli “accantonamenti” (chiamiamoli così) o Fondi dei Comuni di confine, gli stessi utilizzati dal Comune di Limone sul Garda per realizzare il tratto di competenza inaugurato nel 2018. E tutto questo nonostante anche il sindaco di Riva del Garda, anch’essa presente all’incontro, Cristina Santi abbia detto di non “amare” particolarmente quel tratto dal giorno della sua inaugurazione (era il 14 luglio del 2018) a oggi siano passate 1.989.760 persone per una media giornaliera di 125 tra biciclette ed escursionisti a piedi. Il Coordinamento interregionale del Garda, ossia il soggetto che raggruppa le Associazioni ambientaliste contrarie all’opera, preferisce il discorso battello/Navigarda ma. È stato detto nel corso dell’incontro, scendere di sella, salire sul battello, scendere dal battello e risalire in sella è convinzione non piaccia tanto. Opera ritenuta strategica e fondamentale, la Ciclovia del Garda (intesa come pista ciclabile e pedonale che qualora terminata permetterà di pedalare o camminare tutt’attorno al più grande lago italiano), dunque, per la regia al governo provinciale va fatta. Perché la sostenibilità ambientale e sociale ha la stessa importanza di quella ambientale. Failoni docet.

 

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