Ciclovia del Garda, il sindaco di Tremosine contrario al tratto occidentale

Claudio Chiarani19/11/20223min
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Secondo il sindaco di Tremosine Battista Girardi il tratto di Ciclovia del Garda che da Riva arriverà a Gargnano non si dovrebbe fare. Il perché, a suo dire, è presto detto: lungo l’intero tratto di circa 30 chilometri ci sono ben sette chilometri di litorale montuoso con picchi a strapiombo sul lago molto pericolosi. Frane, scariche di sassi continue che si abbattono sulla sottostante Gardesana quando piove sono elementi che fanno pensare a tutto fuorché alla sicurezza di chi, un domani, ci dovrebbe passare in bicicletta. Per questo il sindaco “si tiene fuori” dal coro di quanti, invece, non vedono l’ora che sia realizzata. Capofila, è bene ricordarlo, è la nostra Provincia di Trento, l’opera è finanziata e attesa a livello internazionale, ma se tutti sono d’accordo al sindaco di Tremosine le “cose” che non quadrano sono tante.
Da Limone sul Garda a Gargnano ci sono 16 chilometri e frane continue, per questo sulla falesia che interessa quel tratto progettare un passaggio a sbalzo non è la cosa giusta, anzi. Su Campione, ad esempio, si sono abbattuti ventimila metri cubi di roccia sul parcheggio interrato, scarica che lesionò diversi edifici adiacenti. Per questo, pur non essendo contrario alla Ciclovia, la progettazione a sbalzo sul lago non la condivide.
Il costo è troppo elevato per giustificare il fine, afferma sempre il sindaco di Tremosine Girardi, per cui meglio utilizzare il battello o mettere tutto in un’unica galleria.
Intanto la Provincia Autonoma di Trento è pronta a mettere in opera il secondo tratto della Ciclovia, circa un chilometro e mezzo, che dal bivio della Ponale a Riva porta alla galleria Orione. È stato assegnato, infatti, l’appalto lavori per un totale di sei milioni e mezzo di euro (Unità funzionale 2) che in diciotto mesi circa dovrà chiudersi a cura della Associazione d’Imprese Temporanee “Edilcom” costituita da Vaglia Costruzioni e Monfredini Fausto. L’Agenzia per gli appalti provinciale, una volta verificati i requisiti, procederà all’assegnazione definitiva. Per portare a termine questo secondo tratta la Provincia utilizzerà in buona parte il sedime della vecchia statale Gardesana Occidentale oggi dismessa.

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