Ciclovia del Garda, Cristina Santi attacca il sindaco: “Basta con i no, Riva non può permetterselo”

Si riaccende il dibattito politico attorno alla Ciclovia del Garda, la grande opera che promette di unire panorami e territori lungo il perimetro del lago più grande d’Italia. A intervenire, con toni decisi, è l’ex sindaca di Riva del Garda Cristina Santi, oggi consigliera della Lega per Salvini Premier, che in un comunicato stampa diffuso nelle scorse ore ha criticato duramente le recenti dichiarazioni del sindaco Alessio Zanoni.
Al centro dello scontro, la posizione espressa dal primo cittadino sulla futura gestione del tratto rivano della ciclovia, definita da Santi come “un rifiuto incomprensibile e pretestuoso”.
«Mai ci prenderemo in carico la futura ciclabile del Garda» avrebbe dichiarato Zanoni (leggi). Una frase che, secondo l’ex sindaca, rivela “un atteggiamento di chiusura e una visione ideologica che non fa bene alla città”.
“Da oppositore gridava al rispetto, oggi risponde con stizza”
Nel suo intervento Santi non risparmia critiche personali e politiche all’attuale sindaco, accusandolo di aver cambiato volto nel passaggio dai banchi dell’opposizione alla guida del Comune.
«Nei cinque anni di opposizione – scrive – abbiamo visto un consigliere che denunciava con forza, a volte in modo esagerato, ma con coerenza. Ci aspettavamo che da sindaco trovasse un equilibrio, diventando voce di tutti. E invece, in poche settimane, è diventato intollerante e permaloso, pronto a rispondere con stizza alle domande scomode in consiglio comunale».
L’ex prima cittadina rimprovera inoltre a Zanoni il silenzio “assordante” su episodi recenti, come la bestemmia pronunciata da un consigliere di maggioranza in aula: «Quando era all’opposizione – ricorda – parlava di rispetto e comportamenti consoni ai ruoli e ai luoghi. Ora tace».
La ciclovia e il “no” che divide
Ma è sul terreno della Ciclovia del Garda che Santi affonda il colpo politico. La ex sindaca rievoca il passato recente, quando lo stesso Zanoni, allora assessore, “chiedeva con insistenza alla Provincia di Trento di seguire l’esempio di Limone, considerandola un’opera prioritaria e strategica”.
«Oggi – prosegue Santi – la Provincia sta realizzando quella che molti definiscono una delle ciclabili più belle del mondo, e lui dice che non la vuole, che non se ne prenderà cura. Ma nessuno gli ha mai chiesto di farlo: la ciclabile è provinciale e la manutenzione spetterà alla Provincia».
Secondo la consigliera leghista, le parole del sindaco sarebbero “solo un espediente politico per tenere buoni i sostenitori ambientalisti, ben sapendo che non potrà mai fermare un progetto di tale portata”.
“Riva non può permettersi una politica del no”
Nel finale del suo comunicato, Santi invita a non cadere in quello che definisce “un atteggiamento di chiusura ideologica”.
«Rassicuriamo i rivani – scrive – che i suoi “NO” non potranno durare a lungo. Riva del Garda ha bisogno di visione e coraggio, non di divieti e barriere».
La Ciclovia del Garda, grande progetto turistico e ambientale pensato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è destinata a connettere tutto il perimetro lacustre in un percorso panoramico di respiro internazionale. Un’infrastruttura che continua a far discutere: tra entusiasmi e resistenze, resta uno dei nodi più caldi della politica gardesana. (n.f.)