Ciclabile a Dromaè, arriva il “No” dell’intero Consiglio Comunale di Riva del Garda

Claudio Chiarani06/11/20212min
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No, quel collegamento non s’ha da fare. Per una volta, pur con il rispettivo distinguo, la politica si trova unita nel dire no alla proposta lanciata dal presidente di Garda Dolomiti Silvio Rigatti, ossia realizzare il completamento del percorso fruibile dalle e-bike in zona Dromaè. Il consiglio comunale rivano è d’accordo. Tra assenze “strategiche” il no all’ipotesi di progetto è stato quasi unanime. La montagna va regolamentata, le mountain bike e le e-bike pure e non possono scorrazzare ovunque piaccia. Tantomeno lungo quei trecento metri che Rigatti ha personalmente percorso e che ritiene, visto che il sentiero c’è già, perfettamente e con pochi costi realizzabile per collegare la Busa con la valle di Ledro. Ma la levata di scudi prima degli ambientalisti e ora anche della politica è quasi totale, per cui non se ne farà nulla. Così come non si farà null’altro al fine di tutelare un bene comune come quella zona di montagna che è e deve restare immacolata. Ossia quella zona di “protezione speciale” dove è stata istituita la Rete delle Riserve Alpi Ledrensi, Biosfera Unesco Alpi Ledrensi e Judicaria per essere precisi va lasciata stare così com’è. Se “approcci” ci dovranno essere lo dovranno coerentemente con le tutele e i vincoli che insistono sulla zona, quella di Dromaè – Crinale di Pichea/Rocchetta – area di rilevante e altrettanto significativo valore naturalistico. Troppe mountain bike e, oggi, e-bike con le quali la fatica si dimezza e si arriva in luoghi una volta ritenuti inaccessibili. Un impatto sul terreno ritenuto troppo invasivo al contrario degli escursionisti che, invece, quei luoghi li raggiungono a piedi.

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