Chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Lasino, la storia nel libro di Tiziana Chemotti

Redazione23/02/20213min
LASINO LIBRO chiesa


È uscita in questi giorni una nuova pubblicazione monografica di “Retrospettive”, l’Associazione Culturale che, dal 1985, si occupa di storia locale. Nel corso dei suoi 35 anni di attività ha contribuito a ricostruire importanti tasselli della storia della valle dei Laghi, portando alla luce soprattutto pagine inedite del contesto territoriale comunitario a partire dalle “Carte di Regola”.
Grazie al sostegno finanziario della Cassa Rurale Alto Garda e del “BIM Sarca-Mincio-Garda” si è potuto dare alle stampe questa significativa pubblicazione sull’edificio ecclesiastico di Lasino nei suoi oltre 600 anni di storia.
Con la ricerca di Tiziana Chemotti si è aggiunto così un nuovo importante tassello alla storia del paese di Lasino, riguardante principalmente gli sviluppi, a partire dal XVI° secolo, di quell’autonomia ecclesiastica da Calavino, che è sempre stata considerata dalle passate generazioni, sostenute da un profondo sentimento religioso, un obiettivo primario per permettere il pieno adempimento dei doveri di cristiani praticanti.
Il contributo editoriale passa a considerare poi attraverso una rassegna sequenziale gli aspetti, legati alla conoscenza con dovizia di particolari degli interventi architettonici che sono stati apportati nel corso dei secoli alla struttura edificiale, come anche ai vari interventi artistici (pittorici, scultorei, …), prodotti da numerosi artisti, fra cui spicca – accanto anche degli artigiani locali – la personalità di Andrea Pozzo e della sua scuola.
Un capitolo interessante è dedicato al comparto campanario con risvolti che ci riconducono al periodo della Grande Guerra ed anche la parrocchiale di S. Pietro di Lasino non fu risparmiata dalla requisizione austriaca del complesso campanario (ad eccezione di quella che serviva per chiamare i fedeli alla partecipazione ai riti religiosi) per compensare al fabbisogno di bronzo per la fabbricazione delle armi pesanti.
Lo stesso dicasi per la venerazione del santo Crocifisso contro le calamità della campagna e soprattutto per l’invocazione della pioggia durante la grave siccità del periodo estivo.
Infine un cenno anche ai numerosi sacerdoti, che si sono adoperati nel corso dei secoli per la cura d’anime della popolazione di Lasino. Chi intendesse averne copia, si deve rivolgere all’autrice Tiziana Chemotti – Lasino.
Mariano Bosetti

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