Che incuria ai giardini di Arco! Le palme morte ancora al loro posto

Fabio Galas28/08/20243min
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Questa estate turisti e cittadini hanno ammirato le brutture dei giardini di Arco, dove molte palme ammalate sono state lasciate in bella vista. Risale allo scorso lunedì 25 marzo l’abbattimento delle piante della città, un’operazione che doveva essere radicale e completa. Come ormai noto erano state colpite da un parassita, il Paysandisia archon, comunemente chiamata farfalla delle palme. Peccato che molte palme del viale omonimo siano ancora presenti, ridotte ormai a dei moncherini, mentre altre mostrano le foglie rinsecchite proprio davanti al Casinò, come se il lavoro fosse stato lasciato a metà. Una, addirittura, si presenta pericolosamente inclinata. Il Comune aveva promesso che il viale dovesse mantenere il suo nome, con la piantumazione di nuovi alberi dello stesso tipo.
Anche in viale Roma, quello pieno di dossi e cunette che percorriamo tutti i giorni con la nostra auto, molte palme ormai morte sono state lasciate al loro triste destino, mostrando uno skyline davvero poco edificante. L’Amministrazione aveva varato anche un progetto informativo chiamato “Sos le nostre palme sono in pericolo” ma, a quanto sembra, il segnale di aiuto non è arrivato fino in piazza III Novembre. Se era un obbligo l’abbattimento da parte dei privati (ma in molti devono ancora adempiere al compito), la Pubblica Amministrazione non ha mostrato la stessa perizia, né per l’abbattimento, né per la cura di quelle salvabili.
Una situazione che va a cozzare contro le dichiarazioni dell’Assessore Nicola Cattoi il quale, replicando recentemente alle polemiche sui social sull’incuria di Arco, le aveva tacciate come «Chiacchiere da ombrellone». Ma le foto scattate lunedì 26 agosto parlano chiaro, e non sono state fatte su una spiaggia tropicale.
I cittadini segnalavano anche erba alta e scarsa manutenzione. «Se vogliamo che il nostro territorio sia pulito e ordinato – ha detto alla stampa – dobbiamo essere noi i primi a rispettarlo». Peccato che l’erba alta, per esempio, al parco delle Bralie, fa parte ormai del paesaggio. Tanto che molte mamme non ci portano più i bambini per la paura di incontrare serpenti.
In un altro post l’Assessore ha elogiato anche le giardinerie Comunali per l’importanza del lavoro svolto, ricordando quanto sia cruciale preservare il patrimonio pubblico….
Allora segnaliamo un’altra bruttura proprio alle porte di Arco, subito dopo la rotatoria di San Martino. Il cartello di benvenuto ad Arco è invisibile perché completamente coperto da una siepe cresciuta a dismisura. Ma se qualcuno transita lentamente potrà ammirare un manifesto del Castello ormai sbiadito e coperto da scritte. Poco distante un bel bosco di palme, ovviamente con le foglie morte, com’è ormai tradizione ad Arco.

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