100 anni, buon compleanno al Corpo Bandistico di Calavino
Venerdì 17 dicembre alle ore 20,30, nella chiesa parrocchiale S.Maria Assunta di Calavino, ci sarà un importante appuntamento col Corpo Bandistico di Calavino che festeggerà il secolo di attività socio-culturale.
Si era nell’immediato primo Dopoguerra, alla fine del lungo conflitto Mondiale durato quasi quattro anni e mezzo, con milioni di morti e con conseguenze dirette (l’epidemia della “spagnola”) e indirette (situazione economico-finanziaria), che avrebbero interessato il successivo decennio. Superati i primi momenti s’insinuò la voglia di ricominciare e soprattutto di riprendere quei contatti sociali che evidenziavano il senso di appartenenza alla propria comunità. Fu in tale contesto che si concretizzò, nell’autunno del 1921, l’idea di costituire una banda musicale nell’ambito dell’associazionismo parrocchiale. Era avvenuta da poco l’avvicendamento alla guida della parrocchia di Calavino, allora anche sede decanale di prestigio, di don Giovanni Facinelli con don Antonio Pellegrini, aiutato soprattutto per le attività oratoriali da un paio di giovani cappellani, fra cui don Luigi Dematté, che ne sapeva molto di musica. Non fu difficile per quest’ultimo trovare una trentina di volontari che iniziarono fin da subito a seguire le sue lezioni teoriche in un locale della Canonica. Il parroco don Pellegrini si diede da fare per l’acquisto degli strumenti, mediante un prestito della Cassa rurale di 6 mila Lire, dalla ditta austriaca Stowasser & Sohn. Dopo un anno di prove il gruppo bandistico poteva finalmente esibirsi in pubblico in occasione dall’Immacolata, l’8 dicembre 1922. Da quel momento in poi la banda diventò l’associazione di animazione dei vari momenti comunitari, sia religiosi nelle processioni, che ricreativi con i concerti durante le festività paesane.
La banda diede anche lo spunto per la formazione, da parte degli elementi più giovani, di qualche piccolo complesso strumentale che, con l’aggiunta della fisarmonica e del violino, interveniva in occasione di cene di classe o feste giovanili. Superata la Seconda Guerra Mondiale la Banda riprese la sua attività sotto la guida di maestri laici del paese, con l’interesse per la musica che fu da stimolo soprattutto per i ragazzi con l’istituzione, a livello governativo, di “corsi musicali popolari ad indirizzo bandistico”.
Nel 1973 una svolta decisiva con il cambio del nome da “Banda Parrocchiale” a “Corpo Bandistico”, inteso a sottolineare l’aspetto “laico” dell’associazione pur mantenendo un carattere “apolitico ed estraneo al di fuori dei partiti”. Da quel momento in poi diventò più incisivo il sostegno finanziario delle amministrazioni comunali. Negli ultimi anni è avvenuto un notevole salto di qualità con l’inserimento di una nutrita pattuglia di giovani, preparati attraverso i corsi indetti dalla Federazione delle Bande, che ha determinato un deciso cambio di rotta con un nuovo repertorio più vicino alla sensibilità giovanile, sempre sotto l’occhio vigile ed attento di Renzo Bortoli, vera anima dell’Associazione con una militanza di oltre 40 anni, che ha saputo traghettare il passaggio tra il vecchio e il nuovo. Dal 2016, oltre all’attività concertistica, il Corpo Bandistico organizza in agosto la riuscitissima manifestazione del “Fun Musik Village”, la settimana di immersione musicale con la partecipazione di una cinquantina di ragazzi provenienti da tutta la valle dei Laghi con spettacoli serali nelle piazzette del centro storico di Calavino.